Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Metà dei pazienti di Alzheimer hanno anche lesioni vascolari: per questo falliscono i farmaci?



Metà dei pazienti di Alzheimer hanno anche lesioni vascolari: ecco perchè falliscono i farmaciDonna Wilcock, autrice senior dello studio, al microscopio.Poiché l'Alzheimer (AD) è la causa principale di demenza, molte persone usano i due termini come sinonimi.


Ma il flusso sanguigno inadeguato al cervello, a causa di micro-infarti, mini-ictus o ictus, è un segno distintivo della malattia chiamata Deterioramento Cognitivo Vascolare e Demenza (VCID) o demenza vascolare o demenza multinfartuale.


La VCID è la seconda causa più diffusa della demenza, e le due cose non si escludono a vicenda: i ricercatori stimano che il 40-60% dei pazienti con Alzheimer ha anche la VCID.


Uno studio, pubblicato di recente sul Journal of Neuroscience da Donna Wilcock PhD del Sanders-Brown Center on Aging alla University of Kentucky, riferisce che una certa forma di immunoterapia destinata ai malati di Alzheimer può essere inefficace quando quel paziente ha anche la VCID.


"Questa scoperta è importante in quanto fornisce una possibile spiegazione al motivo per cui gli studi clinici sull'immunoterapia anti-Aβ per l'Alzheimer sono stati storicamente dei fallimenti", ha detto la Wilcock. "Se fino al 40 per cento delle persone affette da Alzheimer hanno anche la VCID, i trattamenti candidati che prendono di mira solo la fisiologia di AD non saranno efficaci in questi pazienti. E' come trattare solo la metà della malattia".


Molti ricercatori concordano che la formazione di placche cerebrali contenenti peptidi di amiloide-beta (Aβ) è un passo iniziale nello sviluppo dell'Alzheimer, fatto che ha portato ad una corsa per identificare e testare trattamenti che riducono i livelli di queste placche. L'immunoterapia anti-Aβ, che usa anticorpi contro l'Aβ per eliminarla dal cervello, è un approccio di primo piano.


Ma, mentre questi farmaci si dimostravano promettenti negli studi sugli animali, gli studi clinici non sono riusciti a dimostrare benefici simili nei pazienti umani: "Abbiamo avuto un fallimento dopo l'altro negli studi clinici, che è stato davvero scoraggiante per la comunità scientifica e per i pazienti", ha detto la Wilcock. "Il mio lavoro potrebbe iniziare a far luce sul motivo per cui sono falliti e, infine, aprire la porta a un trattamento combinato per VCID e AD".


Testare questa ipotesi non sarebbe stato possibile però senza un modello animale adatto. Fortunatamente, la Wilcock e il suo team di ricerca hanno già sviluppato un modello innovativo di AD e VCID combinati. Usando questo modello di topo, insieme con la controparte di AD senza VCID, la Wilcock ha valutato la capacità di un anticorpo anti-Aβ di migliorare le capacità cognitive in entrambi i modelli. Mentre i livelli di Aβ sono stati ridotti in entrambi i gruppi, la funzione cognitiva non è stata migliorata nei gruppi con combinazione di AD e VCID.


Dice la Wilcock:

"Il fallimento dell'immunoterapia anti-Aβ nel modello misto AD-VCID suggerisce che devono essere trattati entrambi i processi patologici per avere un esito positivo.

"L'anello mancante è che i nostri modelli animali di solito possiedono le caratteristiche di una sola malattia, portando a fallire la traduzione nella clinica.

"Sviluppando un modello che riflette più accuratamente i cambiamenti che vediamo nel cervello umano con demenza, possiamo sviluppare meglio gli approcci di trattamento e aumentare le possibilità di riuscire nella traduzione.

"Il passo successivo è aggiungere un trattamento per la VCID all'immunoterapia Aβ per cercare di superare l'incapacità di produrre un significativo miglioramento nell'apprendimento e nella memoria".

 

 

 


Fonte: University of Kentucky (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: E. M. Weekman, T. L. Sudduth, C. N. Caverly, T. J. Kopper, O. W. Phillips, D. K. Powell, D. M. Wilcock. Reduced Efficacy of Anti-A  Immunotherapy in a Mouse Model of Amyloid Deposition and Vascular Cognitive Impairment Comorbidity. Journal of Neuroscience, 2016; 36 (38): 9896 DOI: 10.1523/JNEUROSCI.1762-16.2016

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.