Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Una barriera emato-encefalica permeabile è collegata all'AD

Dei ricercatori hanno identificato delle perdite nella barriera emato-encefalica (BBB) di persone con Alzheimer precoce (AD). Il loro nuovo studio, pubblicato online sulla rivista Radiology, suggerisce che l'aumentata permeabilità della BBB può rappresentare un meccanismo chiave nelle fasi iniziali della malattia.


La BBB, un insieme di cellule e strutture subcellulari presente nella parete cerebrovascolare che separa il sangue circolante dal cervello, è essenziale per mantenere sano il tessuto cerebrale. Essa regola il passaggio di nutrienti importanti e blocca le neurotossine, durante la rimozione di sostanze in eccesso dal cervello.


Nello studio i ricercatori hanno usato la risonanza magnetica a contrasto migliorato per confrontare 16 pazienti di AD precoce con 17 controlli sani di pari età. Hanno misurato i tassi di perdita della BBB e hanno generato una mappa chiamata «istogramma» per aiutare a determinare la quantità di tessuto cerebrale che perde.


Il tasso di perdite della BBB era significativamente più alto nei pazienti di AD rispetto ai controlli e le perdite erano distribuite in tutto il prosencefalo, la parte più grande del cervello. I pazienti di AD avevano una percentuale significativamente più alta di perdite di tessuto cerebrale nella materia grigia, compresa la corteccia, lo strato esterno del cervello. I ricercatori hanno anche scoperto che le misurazioni derivate dall'istogramma mostrano una compromissione molto sottile della BBB nella materia bianca del cervello.


"Le perdite della barriera emato-encefalica implicano che il cervello ha perso i suoi mezzi di protezione, è stata compromessa la stabilità delle cellule cerebrali e l'ambiente in cui le cellule nervose interagiscono diventa condizionato dalla malattia", ha detto l'autore dello studio Walter H. Backes PhD, della Maastricht University di Maastricht nei Paesi Bassi. "Questi meccanismi potrebbero infine portare ad una disfunzione nel cervello".


I ricercatori hanno trovato una relazione reale tra il grado di compromissione della BBB e il calo delle prestazioni cognitive, suggerendo che una BBB compromessa fa parte della patologia iniziale di AD e potrebbe essere parte di una cascata di eventi che portano alla fine al declino cognitivo e alla demenza. La connessione tra deterioramento della BBB e patologia AD è rafforzata dal fatto che l'aggiunta del diabete e di altre malattie vascolari cerebrali al modello di analisi non ha modificato i risultati.


Secondo il Dott Backes, il vantaggio chiave del rilevare le fuoriuscite della BBB con la risonanza magnetica a contrasto migliorato è che può rilevare i primi cambiamenti microvascolari nell'AD, anche nei casi in cui possono essere osservate anomalie cerebrovascolari direttamente visibili: "Per la ricerca di Alzheimer, questo significa che è ora disponibile uno strumento innovativo per studiare il contributo della compromissione della barriera emato-encefalica nel cervello all'insorgenza della malattia e alla progressione in fase iniziale o nei pre-stadi della demenza", ha detto.

 

 

 


Fonte: Maastricht University via MedicalXpress (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Walter H. Backes, J. van de Haar, Saartje Burgmans, Jacobus F. A. Jansen, Matthias J. P. van Osch, Mark A. van Buchem, Majon Muller, Paul A. M. Hofman, Frans R. J. Verhey. Blood-Brain Barrier Leakage in Patients with Early Alzheimer Disease. Radiology, 2016.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.