Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il dilemma del mercurio nel pesce: benefico, o dannoso fino a provocare l'Alzheimer?

Il dilemma del mercurio nel pesce: benefico, o dannoso fino a provocare l'Alzheimer?Che pesce posso mangiare? La suddivisione dei pesci più comuni per contenuto di mercurio (Low=basso, Moderate=moderato, High=alto, Very high=molto alto). I numeri sotto il nome indicano il contenuto medio di mercurio in parti per milione. Nel testo si rimanda al sito gotmercury.org per calcoli più specifici sul contenuto di mercurio. Nel sito Larapedia.com puoi trovare la traduzione dei nomi dei pesci in italiano.

E' una situazione 'fishy' [giocando sul termine che sta per 'poco chiara, equivoca', ma che richiama il pesce]: da un lato, diversi studi scientifici hanno scoperto che il pesce aiuta a proteggere dalla demenza. Dall'altra, il pescato è una fonte dell'elemento mercurio, che si ritiene possa causare danni alle cellule del cervello, contribuendo al deterioramento cognitivo.


Ora un studio condotto da ricercatori della Rush University ci fornisce la prima relazione sul rapporto delle concentrazioni cerebrali di mercurio con la neuropatologia cerebrale e con le malattie associate alla demenza. I risultati dello studio sono stati pubblicati nel numero del 2 febbraio del Journal of American Medical Association.


Anche se i livelli di mercurio nel cervello sono aumentati dal consumo di pesce, i ricercatori hanno scoperto che l'aumento dei livelli di mercurio non sono associati ad un aumento delle neuropatologie cerebrali (cioè, dei danni al cervello). Al contrario, hanno scoperto che il consumo di pesce è associato a una quantità minore di neuropatologia di Alzheimer, nonostante l'aumento dei livelli di mercurio.


Inoltre, l'associazione protettiva del pesce è stata osservata solo tra gli individui con un genotipo comune (APOE-ε4), che aumenta il rischio di sviluppare l'Alzheimer. L'APOE è un gene coinvolto nel trasporto del colesterolo ai neuroni.


Lo stesso studio di ricerca NON ha trovato alcuna correlazione tra il consumo di integratori di olio di pesce e le neuropatologie cerebrali. Tuttavia, non si può trarre alcuna conclusione definitiva [su questo aspetto] a causa della bassa frequenza di assunzione di integratori di olio di pesce in questa popolazione di studio.


"Il consumo di pesce è raccomandato per i suoi numerosi benefici per la salute anche se è contaminato da mercurio", dice Martha Clare Morris ScD, l'epidemiologa nutrizionale della Rush che ha condotto lo studio. "Dal momento che il mercurio è una neurotossina conosciuta, volevamo determinare se il consumo di pesce si correla all'aumento dei livelli di mercurio nel cervello degli anziani, e anche se i livelli di consumo di pesce o di mercurio nel cervello sono correlati con le neuropatologie del cervello".


I ricercatori hanno scoperto che il consumo di pesce si correla significativamente con meno patologia di Alzheimer, inclusa la minore densità di placche amiloidi nel cervello e grovigli meno gravi e diffusi all'interno dei neuroni. Anche se placche e grovigli sono le caratteristiche che definiscono la demenza di Alzheimer (caratterizzata clinicamente da perdita di memoria e da declino in altre abilità di pensiero), i dati suggeriscono che un certo grado di placche e grovigli si accumulano nel cervello della maggior parte degli adulti, anche quelli senza demenza.


I risultati dello studio sono stati ottenuti da 286 autopsie cerebrali postmortem eseguite su una coorte di individui inizialmente liberi da demenza che i ricercatori hanno seguito per una media di 4,5 anni fino alla loro morte. La concentrazione tissutale di mercurio e selenio è stata misurata usando analisi strumentali di attivazione neutronica. Il numero relativamente elevato di cervelli analizzati diminuisce la probabilità che i risultati siano dovuti al caso.


L'assunzione di pesce dei partecipanti è stata misurata con diversi questionari di frequenza alimentare, compilati negli anni prima della loro morte. Il livello di assunzione di pesce nella popolazione in studio era moderata, e quindi i risultati non possono essere generalizzati a popolazioni con consumi maggiori di pesce o a popolazioni con elevata esposizione al mercurio.


E' probabile che il tipo di pesce consumato dai partecipanti allo studio rifletta le prime 10 specie consumate negli Stati Uniti, che hanno livelli di mercurio da bassi a moderati. Tuttavia, i livelli di mercurio nella popolazione di studio erano paragonabili a livelli precedentemente riportati per le aree cerebrali corticali.


Il National Institute of Aging e il National Institute of Environmental Health Sciences hanno finanziato lo studio.

 

 

 


Fonte: Rush University Medical Center via Newswise (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Martha Clare Morris, John Brockman, Julie A. Schneider, Yamin Wang, David A. Bennett, Christy C. Tangney, Ondine van de Rest. Association of Seafood Consumption, Brain Mercury Level, and APOE ε4 Status With Brain Neuropathology in Older Adults. JAMA, 2016 DOI: 10.1001/jama.2015.19451

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.