Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Per le persone sane l'età restringe i neuroni, ma non cambia il numero

Con l'età i neuroni diventano più piccoli, ma restano lo stesso numeroLa densità dei neuroni rimane costante con l'invecchiamento, nelle persone cognitivamente normali. (Immagine: Dr. Keith Thulborn)Le scansioni con la nuova risonanza magnetica ultra-high-field sul cervello, eseguite dai ricercatori della University of Illinois di Chicago, le immagini più dettagliate ottenute finora, dimostrano che, anche se il cervello si restringe con l'età, la densità delle cellule cerebrali rimane costante.


Lo studio, eseguito su adulti giovani e meno giovani cognitivamente normali, è stato pubblicato sulla rivista NMR in Biomedicine.


Le immagini forniscono la prima evidenza che nell'invecchiamento normale la densità cellulare si conserva in tutto il cervello, non solo in aree specifiche, come avevano dimostrato studi precedenti sul tessuto cerebrale umano.


I risultati suggeriscono anche che il mantenimento della densità delle cellule cerebrali può proteggere dal deterioramento cognitivo visto che il cervello si restringe gradualmente nel normale invecchiamento.


Le scansioni sono state effettuate alla UIC con una potente 9.4-Tesla MRI, la prima di questo tipo per l'imaging umano. Il campo magnetico della 9.4T è oltre tre volte più potente di quello di una macchina tipica per risonanza magnetica usata in uno studio medico ed è attualmente approvata solo per la ricerca. Le unità MRI più potenti approvate per uso clinico sono le 3T.


"Le informazioni fornite da queste scansioni 9.4-Tesla possono essere molto utili per aiutarci a rilevare piccole perdite di cellule cerebrali e la riduzione della densità delle cellule che caratterizza le prime fasi di malattie neurodegenerative che possono richiedere decenni per svilupparsi prima della comparsa dei sintomi, come l'Alzheimer", ha detto il dottor Keith Thulborn, direttore della ricerca MRI nel College of Medicine della UIC e autore principale del rapporto.


"Se fossimo in grado di identificare quando inizia la patologia di Alzheimer, potremmo testare e monitorare l'efficacia di nuovi farmaci o altri interventi per rallentare o prevenire la malattia quando inizia, invece che dopo che è progredita per 20 o 30 anni ed è diventata clinicamente evidente", ha detto Thulborn, professore di radiologia, fisiologia e biofisica.


I neuroscienziati sanno da tempo che il cervello si restringe con l'età, ma per lungo tempo hanno pensato che la perdita di volume sia associata ad una perdita di cellule cerebrali. Ciò è stato smentito da studi che hanno dimostrato che sono i neuroni stessi che si restringono, mentre il numero di cellule rimane lo stesso, negli anziani normali.


Thulborn e i suoi colleghi hanno analizzato il cervello di 49 adulti cognitivamente normali tra 21 e 80 anni di età. Tutti avevano almeno una istruzione universitaria e erano impiegati o, se in pensione, erano attivi nelle loro comunità. Tutti erano senza una malattia medica, neurologica o psichiatrica grave e avevano risultati all'interno della gamma normale dello stato mentale.


9_4_Tesla.jpgFoto: FlickrLa 9.4-Tesla MRI (nella foto a destra) misura gli ioni di sodio, che sono meno concentrati di diversi ordini di grandezza rispetto alle molecole di grasso e di acqua rilevate con la risonanza magnetica standard. Gli ioni di sodio sono presenti in tutto il corpo e vengono pompati dentro e fuori dei neuroni per generare i potenziali elettrici necessari per innescare impulsi nervosi.


La concentrazione di sodio nel cervello riflette la densità dei neuroni. Le aree con concentrazione bassa di sodio indicano che molti neuroni sono raggruppati strettamente, mentre la concentrazione alta di sodio può indicare più spazio tra le cellule - o la perdita di cellule, come nel caso delle malattie neurodegenerative.


Thulborn pensa che gli scanner «ultra-high field» alla fine saranno approvati per l'uso clinico. "Possiamo usare il 9.4 T per osservare la perdita di cellule cerebrali in tempo reale nei pazienti che sperimentano un ictus, o per vedere se sta funzionando la chemioterapia per i tumori cerebrali con una risoluzione più alta non disponibile con gli attuali scanner clinici 3T", ha detto.

 

*******
Hanno collaborato allo studio Elaine Lui del Melbourne Brain Centre e Jonathan Guntin, Saad Jamil, Ziqi Sun, Theodore Claiborne e Ian Atkinson del Center for Magnetic Resonance Research della UIC. La ricerca è stata finanziata dal National Institutes of Health.

 

 


Fonte: Sharon Parmet in University of Illinois at Chicago (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Keith Thulborn, Elaine Lui, Jonathan Guntin, Saad Jamil, Ziqi Sun, Theodore C. Claiborne, Ian C. Atkinson. Quantitative sodium MRI of the human brain at 9.4 T provides assessment of tissue sodium concentration and cell volume fraction during normal aging. NMR in Biomedicine, 2015; DOI: 10.1002/nbm.3312

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.