Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Anche natura, arte e religione sono tra i migliori antinfiammatori della vita

Assaporare meraviglie da brivido come il Grand Canyon, il soffitto della Cappella Sistina o l'«Ave Maria» di Schubert può dare una spinta al sistema di difesa del corpo, secondo una nuova ricerca della University of California di Berkeley.


I ricercatori hanno messo in relazione le emozioni positive (specialmente il timore reverenziale che proviamo quando siamo toccati dalle bellezze della natura, dell'arte e dalla spiritualità) con livelli inferiori di citochine pro-infiammatorie, le proteine che segnalano al sistema immunitario di lavorare di più.


"Questi risultati dimostrano che le emozioni positive sono associate ai marcatori della buona salute", ha detto Jennifer Stellar, ricercatrice post-dottorato dell'Università di Toronto e autrice principale dello studio, che ha condotto mentre era all'UC di Berkeley.


Anche se le citochine sono necessarie per portare le cellule sui campi di battaglia del corpo a combattere le infezioni, le malattie e i traumi, dei livelli rilevanti di citochine sono associati a peggiori condizioni di salute e a disturbi come il diabete di tipo 2, le malattie cardiache, l'artrite e persino l'Alzheimer e la depressione clinica.


Da tempo è assodato che una dieta sana, molto sonno e l'esercizio fisico rafforzano le difese dell'organismo contro le malattie fisiche e mentali. Ma lo studio di Berkeley, i cui risultati sono stati appena pubblicati sulla rivista Emotion, è uno dei primi ad osservare il ruolo delle emozioni positive su quell'arsenale.


"Il fatto che stupore, meraviglia e bellezza promuovano livelli più salutari di citochine suggerisce che le cose che facciamo per vivere queste emozioni - una passeggiata nella natura, perdersi nella musica, contemplare l'arte - ha un'influenza diretta sulla salute e sulla speranza di vita", ha detto Dacher Keltner, psicologo della UC Berkeley e co-autore dello studio.


In due esperimenti separati, più di 200 giovani adulti hanno riportato, per un determinato giorno, l'intensità con cui avevano vissuto emozioni positive come il divertimento, la meraviglia, la compassione, la contentezza, la gioia, l'amore e l'orgoglio. I campioni di tessuto delle gengive e della guancia («trasudato della mucosa orale), presi lo stesso giorno, hanno dimostrato che coloro che avevano provato una quantità maggiore di queste emozioni positive, in particolare timore reverenziale, meraviglia e sorpresa, avevano livelli più bassi della citochina interleuchina 6, un marcatore dell'infiammazione.


Oltre alle malattie autoimmuni, alte citochine sono state legate alla depressione. Uno studio recente ha scoperto che i pazienti depressi hanno livelli maggiori di citochine pro-infiammatorie chiamate TNF-alfa rispetto alle loro controparti non-depresse. Si ritiene che, segnalando al cervello di produrre molecole infiammatorie, le citochine possono bloccare ormoni e neurotrasmettitori cruciali - come la serotonina e la dopamina - che controllano umori, appetito, sonno e memoria.


Rispondendo al perché il timore reverenziale dovrebbe essere un potente predittore di minori citochine pro-infiammatorie, lo studio appena pubblicato postula che "il timore reverenziale è associato alla curiosità e al desiderio di esplorare, suggerendo delle risposte comportamentali antitetiche a quelle presenti durante l'infiammazione, in cui gli individui generalmente si ritirano dagli altri nel loro ambiente", ha detto la Stellar.


Per quanto riguarda quale delle due è presente prima - le citochine basse o le sensazioni positive - la Stellar ha detto che non si può dire con certezza: "E' possibile che avere meno citochine faccia sentire alle persone più emozioni positive, o che la relazione sia bidirezionale".

 

********
Oltre a Stellar e Keltner, hanno collaborato allo studio Neha John-Henderson dell'Università di Pittsburgh e Craig Anderson, Amie Gordon e Galen McNeil dell'UC di Berkeley.

 

 

 

 

 


Fonte:  Yasmin Anwar in University of California - Berkeley  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Jennifer E. Stellar, Neha John-Henderson, Craig L. Anderson, Amie M. Gordon, Galen D. McNeil, Dacher Keltner. Positive Affect and Markers of Inflammation: Discrete Positive Emotions Predict Lower Levels of Inflammatory Cytokines.. Emotion, 2015; DOI: 10.1037/emo0000033

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.