Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La curcumina è in grado di combattere l'Alzheimer?

La curcumina è in grado di combattere l'Alzheimer?

Uno dei nuovi trattamenti più promettenti per l'Alzheimer potrebbe già essere nella nostra cucina. La curcumina, un prodotto naturale che si trova nella spezia curcuma, è usato da secoli in molte culture asiatiche, e un nuovo studio indica che un analogo chimico stretto della curcumina ha delle proprietà tali da renderlo utile come trattamento per la malattia del cervello.


"La curcumina ha dimostrato la capacità di entrare nel cervello, di legare e distruggere le placche di amiloide-beta presenti nell'Alzheimer, con ridotta tossicità", ha detto Wellington Pham, PhD, assistente professore di Radiologia e Scienze Radiologiche e Ingegneria Biomedica alla Vanderbilt University e autore senior dello studio, pubblicato di recente sul Journal of Alzheimer.


L'accumulo e l'aggregazione di frammenti proteici, noti come amiloide-beta, portano alla perdita irreversibile di neuroni nell'Alzheimer. E' fondamentale lo sviluppo di piccole molecole per ridurre questo accumulo o promuoverne la demolizione, ma la capacità di queste piccole molecole di attraversare la barriera emato-encefalica è un fattore limitante per il trasporto del farmaco al cervello.


Pham e i suoi colleghi della Shiga University of Medical Science di Otsu in Giappone, hanno sviluppato una nuova strategia per portare al cervello una molecola simile alla curcumina in modo più efficace. "Una delle difficoltà nel trattamento dell'Alzheimer è portare i farmaci attraverso la barriera emato-encefalica", ha detto. "Il nostro corpo ha progettato questa barriera per proteggere il cervello da eventuali molecole tossiche che possono entrare e danneggiare i neuroni. Ma essa è anche una barriera naturale per le molecole progettate come terapia modificante la malattia".


Per risolvere il problema di inviare farmaci per via endovenosa, i ricercatori hanno deciso di sviluppare un atomizzatore che genera un aerosol di curcumina. I ricercatori giapponesi hanno sviluppato una molecola simile alla curcumina (FMeC1) che era quella usata in realtà in questo studio.


"Il vantaggio della FMeC1 è che è un composto perfluoro, che può essere seguito attraverso la biodistribuzione nel cervello in modo non invasivo con risonanza magnetica. La curcumina ha una struttura chimica molto semplice, quindi generare l'analogo non è costoso", ha detto Pham.


"In questo modo il farmaco può essere respirato e inviato al cervello", ha detto, notando che i nebulizzatori sono già in commercio, e sono relativamente poco costosi. "In questo lavoro abbiamo anche dimostrato che il trasporto alle aree della corteccia e dell'ippocampo è più efficiente con l'aerosol di curcumina rispetto all'iniezione endovenosa, in un modello di topo transgenico dell'Alzheimer".

 

 

 

 

 


Fonte:  Patricia Jumbo-Lucioni in Vanderbilt University  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)