Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Alfa-sinucleina: capire la funzione di questa "amica/nemica"

La proteina alfa-sinucleina è un giocatore ben noto nel Parkinson e in altre patologie neurologiche correlate, come la demenza a corpi di Lewy.


Le sue funzioni normali, tuttavia, sono da sempre sconosciute; un mistero seducente, dicono i ricercatori, che sostengono che capire il normale è fondamentale per risolvere l'anormale.


L'alpha-sinucleina si trova in genere nei terminali presinaptici - gli snodi di comunicazione dei neuroni dove vengono rilasciati i neurotrasmettitori ad altri neuroni.


In studi precedenti Subhojit Roy, MD, PhD, e i colleghi della University of California di San Diego, avevano riferito che l'alfa-sinucleina diminuisce il rilascio di neurotrasmettitori, sopprimendo la comunicazione tra i neuroni.


Le scoperte suggerivano che l'alfa-sinucleina potrebbe essere una sorta di freno singolare, che aiuta a prevenire il "firing" (invio di impulsi) incontrollato dei neuroni. Il modo preciso, però, era rimasto un mistero.


Poi i ricercatori dell'Università di Harvard hanno riportato in un recente studio che l'alfa-sinucleina auto-assembla copie multiple di se stessa all'interno dei neuroni, rovesciando una nozione precedente che la proteina lavora da sola. E in un nuovo documento, pubblicato questo mese in Current Biology, Roy, biologo cellulare e neuropatologo nei dipartimenti di Patologia e Neuroscienze, e i co-autori, hanno fatto due più due, spiegando la funzione normale di questi aggregati di alfa-sinucleina, conosciuti come multimeri, all'interno dei neuroni.


In primo luogo, hanno confermato che i multimeri di alfa-sinucleina in effetti si uniscono a livello delle sinapsi, dove aiutano le vescicole sinaptiche a raggrupparsi e ne limitano la mobilità. Le vescicole sinaptiche sono essenzialmente piccole bolle create dai neuroni, piene dei neurotrasmettitori che devono essere rilasciati. Raggruppando queste vescicole nella sinapsi, l'alfa-sinucleina limita fondamentalmente la neurotrasmissione. L'effetto è simile a quello di un semaforo: rallentare il traffico raggruppando le auto agli angoli delle strade per regolare il flusso complessivo.


"A dosi normali, l'alfa-sinucleina non è un meccanismo che deteriora la comunicazione, ma piuttosto la gestisce. Tuttavia è possibile che, nella malattia, livelli anormalmente alti di alfa-sinucleina portino ad una maggiore soppressione della neurotrasmissione e quindi alla tossicità sinaptica", ha detto Roy. "Anche se questo non è ovviamente l'unico evento che determina la neuropatologia complessiva della malattia, potrebbe essere uno dei primi scatenanti, spingendo la sinapsi a un punto di non ritorno. Come tale, può essere un evento neuronale di rilevanza terapeutica cruciale".


In effetti Roy ha osservato che l'alfa-sinucleina è diventata un obiettivo importante per potenziali terapie farmacologiche che tentano di ridurre o modificarne livelli ed attività.

 

********
Hanno collaborato Lina Wang, Utpal Das e Yong Tang, della UCSD; David Scott del Massachusetts Institute of Technology; e Pamela J. McLean della Mayo Clinic di Jacksonville. Il sostegno finanziario per questa ricerca è venuto dai National Institutes of Health e dall'Alzheimer Disease Research Center della UC San Diego.

 

 

 

 

 


FonteUniversity of California, San Diego  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Lina Wang, Utpal Das, David A. Scott, Yong Tang, Pamela J. McLean, Subhojit Roy. α-Synuclein Multimers Cluster Synaptic Vesicles and Attenuate Recycling. Current Biology, 2014; DOI: 10.1016/j.cub.2014.08.027

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.