Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Svelate le connessioni che determinano l'introspezione accurata

Le connessioni che determinano una introspezione accurataA. Regioni dei semi. B. Risultati fMRI. Coppia figure superiori: l’accuratezza metacognitiva per le decisioni percettive è associata ad una maggiore connettività tra la regione di seme laterale anteriore della corteccia prefrontale (aPFC) e il corteccia cingolata anteriore dorsale destra, il putamen bilaterale, il caudato destro ed il talamo. Coppia figure inferiori: l’accuratezza metacognitiva per la memoria è associata ad un aumento della connettività tra l’aPFC mediale e il precuneo destro ed il solco intraparietale destro/lobulo parietale inferiore. (Fonte: UCSB)La mente umana è in grado non solo di gestire la cognizione e di registrare le esperienze, ma anche di essere consapevole introspettivamente di questi processi.


Fino ad ora, gli scienziati non sapevano se tale introspezione fosse una abilità singola o se dipendesse dall'oggetto della riflessione. Era poco chiaro anche se il cervello ospitasse un unico sistema per riflettere sull'esperienza o richiedesse sistemi multipli per supportare diversi tipi di introspezione.


Un nuovo studio condotto da Benjamin Baird, ricercatore della UC Santa Barbara e colleghi, suggerisce che la capacità di riflettere accuratamente sull'esperienza percettiva e la capacità di riflettere accuratamente sui ricordi non sono correlate, suggerendo che esse sono competenze introspettive distinte. I risultati appaiono nel Journal of Neuroscience.


I ricercatori hanno usato la classica decisione percettiva e l'attività di richiamo di ricordi in tandem con la risonanza magnetica funzionale, per determinare la connettività in regioni nella punta anteriore del cervello, generalmente indicata come corteccia prefrontale anteriore.


Lo studio ha testato la capacità di una persona di riflettere sulla sua percezione e sulla memoria e ha poi esaminato come le variazioni individuali in ciascuna di queste capacità siano legate alle connessioni funzionali delle parti mediale e laterale della corteccia prefrontale anteriore. "I risultati suggeriscono che la capacità metacognitiva o introspettiva non può essere una cosa sola", ha detto Baird. "Abbiamo trovato in effetti una dissociazione comportamentale tra le due abilità metacognitive in tutte le persoene, il che suggerisce che si può essere bravi a riflettere sulla propria memoria, ma carenti nel riflettere sulla percezione, o viceversa".


La ricerca appena pubblicata si aggiunge alla letteratura che descrive il ruolo delle aree mediale e laterale della corteccia prefrontale anteriore nella metacognizione e suggerisce che le suddivisioni specifiche di questo settore possono supportare specifici tipi di introspezione. I risultati del gruppo di Baird dimostrano che la capacità di riflettere accuratamente sulla percezione è associata ad una maggiore connettività tra la regione laterale della corteccia prefrontale anteriore e del cingolo anteriore, una regione coinvolta nella codifica dell'incertezza e degli errori di prestazione.


Al contrario, la capacità di riflettere accuratamente sulla memoria è legata ad una maggiore connettività tra la corteccia prefrontale mediale anteriore e altre due aree del cervello: il precuneo e la corteccia parietale laterale, regioni che precedenti lavori hanno dimostrato essere coinvolte nella codifica delle informazioni relative ai ricordi.


L'esperimento ha valutato le capacità metacognitive di 60 partecipanti al Max Planck Institute for Human Cognitive and Brain Sciences di Lipsia in Germania, dove Baird è stato ricercatore invitato. Il compito di decisione percettiva consisteva in video con sei cerchi di luce alternata verticale e barre scure - chiamato reticoli di Gabor - disposte intorno a un punto focale. Ai partecipanti è stato chiesto di identificare se il primo o il secondo video mostrasse una delle sei aree con una leggera inclinazione, una decisione non sempre facile da prendere.


Un classico della letteratura in psicologia, l'operazione di recupero dei ricordi era costituito da due parti. Nella prima, ai partecipanti era mostrata una lista di 145 parole. Poi, in un secondo insieme di parole é stato chiesto di individuare quelle che avevano visto in precedenza. Dopo ogni stimolo, sia nella decisione percettiva che nell'operazione di recupero dei ricordi, i partecipanti hanno valutato la loro fiducia nella correttezza delle risposte su una scala da 1 (scarsa fiducia) a 6 (alta fiducia).


"Parte della novità di questo studio è che è il primo a esaminare come le connessioni tra le diverse regioni del cervello supportano i processi metacognitivi", ha detto Baird. "Inoltre i mezzi precedenti per calcolare la precisione metacognitiva hanno dimostrato di essere confusi da ogni tipo di cose, come il modo in cui si esegue il compito primario o la predisposizione innata verso molta o poca fiducia". "Usando queste misure precise, ora stiamo cominciando ad andare più in profondità, e a vedere come i diversi tipi di introspezione sono effettivamente ospitati nel cervello umano reale", ha concluso Baird. "Quindi è abbastanza affascinante da quel punto di vista."


Hanno collaborato allo studio Jonathan Smallwood dell'Università di York nel Regno Unito e Krzysztof J. Gorgolewski e Daniel S. Margulies del Max Planck Institute in Germania.

 

 

 

 


Fonte: University of California - Santa Barbara.

Pubblicato in ia.ucsb.edu (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)