Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Alzheimer e poco zucchero nel sangue del diabete: un circolo vizioso

Un nuovo studio guidato dalla University of California di San Francisco ha esaminato lo stretto legame tra diabete e demenza, che può creare un circolo vizioso.

Episodi di carenza di zucchero nel sangue associati al diabete possono aumentare il rischio di sviluppare demenza, mentre avere la demenza o altre forme, anche lievi, di decadimento cognitivo può aumentare il rischio di avere livelli bassi di zucchero nel sangue, secondo lo studio pubblicato online Lunedi in JAMA Internal Medicine.


I ricercatori hanno analizzato i dati di 783 diabetici e hanno scoperto che l'ospedalizzazione per ipoglicemia grave fra gli anziani diabetici partecipanti allo studio è associato ad un rischio doppio di sviluppare demenza più tardi. Allo stesso modo, i partecipanti allo studio con demenza avevano il ​​doppio delle probabilità di subire un evento ipoglicemico grave.


"I risultati dello studio suggeriscono che alcuni pazienti rischiano di entrare in una spirale involutiva per cui l'ipoglicemia e il deterioramento cognitivo si alimentano l'uno con l'altro, portando a peggiorare la salute", scrive Kristine Yaffe (foto), MD, autrice senior e ricercatrice principale dello studio, professoressa alla UCSF di psichiatria, neurologia e epidemiologia, con sede al San Francisco Veterans Affair Medical Center.


"I pazienti più anziani con diabete possono essere particolarmente vulnerabili ad un circolo vizioso in cui una cattiva gestione del diabete può portare al declino cognitivo e quindi a peggiorare ulteriormente la gestione del diabete"
, ha detto.

 

La funzione cognitiva: un fattore nella gestione del diabete

I ricercatori hanno analizzato le cartelle cliniche di pazienti provenienti da Memphis e Pittsburgh, con età da 70 a 79 anni al momento dell'iscrizione, partecipanti allo studio Health, Aging and Body Composition (Health ABC), finanziato dal governo federale e iniziato nel 1997. I risultati dell'UCSF si basano su una media di 12 anni di studio. I partecipanti allo studio Health ABC sono sottoposti periodicamente a test per misurare la funzione cognitiva. Quasi la metà dei partecipanti inclusi nell'analisi appena pubblicata erano neri, l'altra metà bianchi. Nessuno aveva una demenza all'inizio dello studio, e tutti avevano il diabete all'inizio, oppure hanno avuto la diagnosi nel corso dello studio.


"Gli individui con demenza, o anche quelli con forme più lievi di decadimento cognitivo, possono essere meno abili a gestire in modo efficace regimi complessi di trattamento per il diabete, a riconoscere i sintomi dell'ipoglicemia e a rispondere in modo appropriato, aumentando il rischio di ipoglicemia grave", spiega la Yaffe. "I medici devono prendere in considerazione la funzione cognitiva nella gestione del diabete nei soggetti anziani". Alcuni farmaci noti aumentare il rischio di ipoglicemia (come i secretagoghi dell'insulina e alcune sulfoniluree) possono essere inadatti per gli anziani con demenza o che sono a rischio di deterioramento cognitivo, secondo la Yaffe.


Precedenti studi che hanno esaminato l'ipoglicemia e la funzione cognitiva hanno avuto risultati incoerenti. Un punto di forza di questo studio è che gli individui sono stati monitorati dal momento iniziale per un tempo relativamente lungo, e anche l'età avanzata dei partecipanti può essere stato uno dei fattori del risultato altamente significativo, conclude la Yaffe.


Altri autori dello studio sono Cherie Falvey, MPH, Ann Schwartz, PhD, MPH, e Nathan Hamilton dalla UCSF; Tamara Harris, MD, ed Eleanor Simonsick, PhD, del National Institute of Aging; Elsa Strotmeyer, PhD, MPH, ed Andrea Metti, MPH, dell'Università di Pittsburgh; e Ronald Shorr, MD, della University of Florida.

 

 

 

 

 


Fonte: University of California - San Francisco.

Riferimento: Kristine Yaffe et al. Association Between Hypoglycemia and Dementia in a Biracial Cohort of Older Adults With Diabetes MellitusHypoglycemia and Dementia in Older Adults With DM. JAMA Internal Medicine, 2013; : 1 DOI: 10.1001/jamainternmed.2013.6176

Pubblicato in Science Daily (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)