Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


5 indizi sorprendenti della demenza

surprising-signs-of-dementia-article.jpgCi sono sempre più prove che piccoli cambiamenti nel modo di camminare, masticare, dormire e di sentirsi, possono essere sottili e precoci indicatori della demenza.

La demenza è caratterizzata dalla perdita progressiva delle funzioni cognitive in seguito alla distruzione delle cellule cerebrali. I principali sintomi della demenza includono cambiamenti di personalità, perdita di memoria, trascurare l'igiene personale, nonché problemi nel parlare e socializzare.


Anche se l'Alzheimer è la causa più comune, la demenza può essere attivata anche da un ictus, dall'abuso di sostanze a lungo termine, dal morbo di Parkinson, da gravi ferite alla testa, e da altre condizioni di salute. Ma molto tempo prima di mostrare evidenti segni di demenza, alcuni cambiamenti nel comportamento potrebbero segnalare la presenza della condizione.

Uno: Problemi a masticare cibi duri

L'atto di mordere una mela può prevedere le probabilità di sviluppare la demenza, secondo uno studio pubblicato sul Journal of Geriatrics Society (JAGS). Ricercatori del Karolinska Institutet in Svezia e della Karlstad University, hanno studiato un campione di 577 persone di oltre 77 anni e hanno scoperto che quelli che avevano difficoltà a masticare cibi duri come le mele hanno un rischio molto più elevato di declino mentale. I ricercatori svedesi hanno offerto una possibile spiegazione: dal momento che masticare è difficile quando si hanno pochi denti o nessuno (che può essere il caso per alcune persone anziane) masticano meno, riducendo il flusso di sangue al cervello e creando possibilmente una situazione di alto rischio di demenza.

Due: Camminare lentamente

Lo stile della camminata può predire il rischio di demenza secondo un rapporto presentato alla Conferenza Internazionale dell'Alzheimer's Association del 2012. Diversi studi presentati lì hanno trovato una correlazione tra anomalie nell'andatura e segnali di declino cognitivo nei test neuropsicologici. Un altro studio presentato alla conferenza ha analizzato il modo di camminare in casa di 19 soggetti anziani, utilizzando una tecnologia a sensore di movimento. Hanno trovato che quelli con un ritmo lento avevano un volume cerebrale minore, che è spesso vero per le persone affette da demenza.

Tre: Problemi a dormire

Altre cattive notizie per i nottambuli: il ciclo del sonno attuale può portare alla demenza in seguito. In uno studio pubblicato nel Dicembre 2011 su Annals of Neurology, 1.300 donne sane di oltre 75 anni sono state seguite per cinque anni. Entro la fine di quel periodo, il 39 per cento aveva sviluppato una qualche forma di decadimento cognitivo lieve o demenza. I ricercatori hanno trovato che le donne con ritmi circadiani più deboli (quelle con meno attività fisica nelle prime ore del giorno) avevano l'80 per cento in più di probabilità di sviluppare decadimento cognitivo lieve o demenza rispetto alle donne che erano attive nella prima parte della giornata.

Quattro: Avere chili in più

Essere in sovrappeso è legato a molti pericoli per la salute, compreso il diabete di tipo 2, le malattie cardiache e l'artrite. Ma uno studio, pubblicato nel maggio 2011 in Neurology, ha collegato un alto indice di massa corporea ad un più elevato rischio di demenza. In una analisi di 8.534 gemelli di oltre 65 anni, è stato osservato che 350 sono stati ufficialmente diagnosticati con demenza e 114 con possibile demenza. Quando i ricercatori hanno monitorato il loro BMI [indice massa corporea] di 30 anni prima, hanno scoperto che le persone attualmente con demenza o demenza possibile avevano il 70 per cento di maggiore probabilità di essere stati in sovrappeso o obesi a quel tempo. Preoccupato che il peso in più possa portare al declino cognitivo più tardi? La risposta potrebbe essere quella di iniziare un programma di di esercizio fisico. Uno studio presentato in luglio alla Alzheimer's Association International Conference ha concluso che l'esercizio fisico può proteggere il cervello dall'invecchiamento.

Cinque: Essere depressi

Vedere nero non è male solo per il benessere emotivo, ma la depressione può richiedere anche un tributo alla salute del cervello. Uno studio pubblicato negli Archives of General Psychiatry ha valutato le cartelle cliniche di più di 13.000 residenti in California per sei anni. Quelli con depressione in tarda età avevano il doppio delle probabilità di sviluppare l'Alzheimer, mentre quelli con depressione sia a mezza età che in vecchaia avevano più del triplo il rischio di sviluppare la demenza vascolare.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Pubblicato da Alysha Reid in Everyday Health il 5 Ottobre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)