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Ormoni della crescita sembrano aiutare le funzioni cognitive

Il trattamento con ormoni della crescita a rilascio di ormoni sembra essere associato a effetti cognitivi favorevoli tra gli adulti con lieve compromissione cognitiva e negli anziani, secondo uno studio clinico randomizzato pubblicato e anticipato online su Archives of Neurology, una rivista di JAMA Network.

"L'ormone della crescita a rilascio di ormoni (GHRH), l'ormone della crescita e il fattore di crescita 1 di tipo insulinico hanno potenti effetti sulle funzioni cerebrali; i loro livelli diminuiscono con l'avanzare dell'età, e probabilmente hanno un ruolo nella patogenesi dell'Alzheimer", scrivono gli autori come premessa dello studio.


img-sci-med-baker-laura-230Per esaminare gli effetti del GHRH sulla funzione cognitiva negli adulti sani e negli anziani con decadimento cognitivo lieve (MCI), Laura D. Baker (foto), Ph.D., della University of Washington School of Medicine e del Veterans Affairs Puget Sound System Health Care di Seattle, e colleghi, hanno condotto uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, in cui i partecipanti hanno avuto iniezioni quotidiane autogestite di una forma umana del GHRH (Tesamorelin), o di placebo.


Gli autori hanno arruolato 152 adulti di età compresa tra 55 e 87 anni (età media 68 anni) e, di questi, 137 (76 pazienti sani e 61 pazienti con MCI) hanno completato lo studio con successo. Gli autori hanno raccolto campioni di sangue e amministrato versioni parallele di test cognitivi al basale, a 10 e 20 settimane di trattamento, e dopo 10 settimane di dilavamento (30 settimane totali).


Tra i 152 pazienti originali arruolati nello studio, l'analisi ha indicato un effetto favorevole del GHRH sulla cognizione, simile nei pazienti adulti con MCI e negli anziani. L'analisi tra i 137 pazienti che hanno completato con successo il processo ha anche mostrato che il trattamento con GHRH ha avuto un effetto positivo sulle funzioni cognitive in entrambi i gruppi di pazienti. Sebbene gli adulti sani abbiano ottenuto risultati migliori di quelli con MCI nel complesso, i benefici cognitivi rispetto al placebo erano paragonabili tra i due gruppi.


Il trattamento con GHRH ha anche aumentato i livelli del fattore di crescita 1 di tipo insulinico del 117 per cento, che è rimasto entro il range fisiologico, e ha aumentato i livelli di insulina a digiuno entro il normale range del 35 per cento negli adulti affetti da MCI, ma non negli adulti sani.


"I nostri risultati replicano ed espandono quelli positivi precedenti, dimostrando che la somministrazione di GHRH ha effetti favorevoli sulla funzione cognitiva non solo negli adulti sani anziani, ma anche negli adulti a rischio di declino cognitivo e demenza", concludono gli autori. "Sono necessarie sperimentazioni cliniche più grandi e più lunghe per stabilire saldamente il potenziale terapeutico della somministrazione di GHRH per promuovere la salute del cervello nell'invecchiamento normale e in quello patologico".

 

 

 

 

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Fonte: Materiale dei JAMA and Archives Journals.

Riferimento: Suzanne M. Barsness. Effects of Growth Hormone–Releasing Hormone on Cognitive Function in Adults With Mild Cognitive Impairment and Healthy Older Adults. Results of a Controlled Trial. Effects of GHRH on Cognitive Function in Adults. Archives of Neurology, 2012; : 1 DOI: 10.1001/archneurol.2012.1970.

Pubblicato in ScienceDaily il 6 Agosto 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

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