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Epilessia più comune del previsto nei pazienti con demenza frontotemporale

Secondo uno studio recente, nei pazienti con demenza frontotemporale (FTD), le convulsioni epilettiche sono significativamente più comuni di quanto si sapeva finora. La scoperta approfondisce la comprensione dei sintomi di questo disturbo della memoria e sottolinea l'importanza di tenere conto delle convulsioni epilettiche nel trattamento e nel monitoraggio dei pazienti.

Prevalence of Epilepsy at Different Time Points Prevalenza dell'epilessia in diversi gruppi studiati (AD=Alzheimer, HC=controlli sani, FTD=demenza frontotemporale). Fonte: Annemari Kilpeläinen et al./ JAMA Neurology

Questo importante progetto dall'Università della Finlandia orientale e dall'Università di Oulu, coordinato dal Neurocenter Finland, ha esaminato la prevalenza dell'epilessia nei pazienti con FTD. I dati per la ricerca provengono da uno dei database più grandi al mondo e i risultati sono stati pubblicati su Jama Neurology.

 

L'epilessia insorgeva anni prima della diagnosi di FTD

È noto che l'epilessia è associata al morbo di Alzheimer (MA), per esempio, ma i dati sulla connessione tra FTD ed epilessia erano scarsi. Lo studio appena pubblicato colma questo divario di informazioni e mostra che l'epilessia è considerevolmente più comune nei pazienti con FTD di quanto finora stimato.


Lo studio ha analizzato i dati dei pazienti degli ospedali universitari di Kuopio e Oulu del periodo 2010-2021. Su un totale di 12.490 cartelle cliniche, lo studio ha identificato 245 pazienti con FTD e 1.326 pazienti con MA. Oltre che in questi pazienti, la prevalenza dell'epilessia è stata esaminata anche in controlli sani.


"I nostri risultati mostrano che l'epilessia è considerevolmente più comune nelle persone con FTD rispetto a quelli con MA o nei controlli sani", afferma la dottoranda Annemari Kilpeläinen, prima autrice della ricerca e specialista di neurologia. "È significativo che l'epilessia si sia verificata in alcuni pazienti con FTD già dieci anni prima della loro diagnosi di demenza, ed era più comune in tutte le fasi esaminate della malattia, rispetto ai precedenti studi internazionali".


La prevalenza dell'epilessia è stata valutata in diversi punti temporali, da 10 anni prima a 5 anni dopo la diagnosi di demenza. Nei pazienti con FTD, la prevalenza dell'epilessia è aumentata nel tempo e 5 anni dopo la diagnosi circa l'11% aveva epilessia. Oltre alle diagnosi di epilessia, i farmaci per l'epilessia erano più comuni nei pazienti con FTD, il che rafforza l'affidabilità dei risultati.

 

L'epilessia potrebbe restare non diagnosticata

La diagnosi di epilessia nei pazienti con FTD può essere una sfida poiché i sintomi della malattia possono assomigliare a convulsioni epilettiche. Ciò può portare a sotto-diagnosi e ritardi nel trattamento. Tuttavia, l'epilessia non trattata può peggiorare significativamente le condizioni dei pazienti.


"L'identificazione dell'epilessia è importante perché il suo trattamento può migliorare la capacità funzionale e la qualità della vita dei pazienti. La conoscenza sull'associazione tra epilessia e FTD solleva nuove domande di ricerca: queste malattie condividono alcuni meccanismi patofisiologici? Alcuni sintomi di FTD potrebbero essere causati da alterazioni in sistemi elettrici specifici del cervello?", afferma l'autore senior Eino Solje, primo ricercatore del progetto, professore associato e direttore della Brain Research Unit della UEF.

 

 

 


Fonte: University of Eastern Finland (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: A Kilpeläinen, [+14], E Solje. Prevalence of Epilepsy in Frontotemporal Dementia and Timing of Dementia Diagnosis. JAMA Neur, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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