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Come l'apnea ostruttiva del sonno influisce su memoria e funzione cerebrale

Obstruction ventilation sleep apnea by Habib Mhenni Wikimedia public domainOstruzione della ventilazione umana nel sonno (Fonte: Dyolf77, Public domain, via Wikimedia Commons)

L'apnea ostruttiva del sonno (OSA), comunemente associata a malattie cardiovascolari e metaboliche, ha anche un ruolo significativo ma meno riconosciuto nel declino della memoria, secondo una nuova revisione pubblicata su Sleep Medicine Reviews.


Ricercatori della Marshall University di Huntington (West Virginia/USA) e della Shanghai Jiao Tong University (Cina) hanno esaminato le prove da studi umani e animali che dimostrano che i pazienti con OSA spesso presentano notevoli disabilità della memoria, in particolare nella memoria di lavoro visiva e verbale.


Riferiscono che le caratteristiche chiave dell'OSA - ipossia intermittente e frammentazione del sonno - scatenano processi biologici come neuroinfiammazione, stress ossidativo, lesione neuronale, plasticità sinaptica alterata e disfunzione della barriera emato-encefalica, che contribuiscono al declino cognitivo. La gravità e la durata della malattia sono fortemente legate a prestazioni di memoria più scarse, con misure come l'indice di desaturazione dell'ossigeno (ODI) che si correla con l'entità della compromissione.


Mentre la terapia di ventilazione meccanica a pressione positiva continua (CPAP, continuous positive airway pressure) rimane il trattamento più efficace per proteggere la funzione cognitiva, gli autori sottolineano la necessità di terapie aggiuntive e strumenti diagnostici più precisi per identificare e gestire la disfunzione della memoria correlata all'OSA. I primi cambiamenti osservati attraverso scansioni cerebrali, EEG e biomarcatori del sangue possono fungere da predittori emergenti del declino cognitivo.


I coautori della revisione, dott.Xiaoman Zhang, Huajun Xu e Shankai Yin della Shanghai Jiao Tong University e dott.David Gozal e Abdelnaby Khalyfa della Marshall University, evidenziano anche le direzioni di ricerca future, tra cui il ruolo del microbiota intestinale, i fattori genetici e i cambiamenti epigenetici nel declino della memoria correlato all'OSA. Suggeriscono che la profilazione clinica multidimensionale potrebbe supportare lo sviluppo di strategie di trattamento personalizzate.

 

 

 


Fonte: Marshall University via Medical Xpress (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: X Zhang, [+3], A Khalyfa. Obstructive sleep apnea and memory impairments: Clinical characterization, treatment strategies, and mechanisms. Sleep Med Rev, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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