Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Identificati fattori genetici protettivi dall'Alzheimer e svelati meccanismi della malattia

Una ricerca internazionale guidata dall'Università di Scienza e Tecnologia di Hong Kong (HKUST) ha identificato i principali fattori genetici che conferiscono effetti protettivi dall'Alzheimer attraverso un'analisi genetica completa delle popolazioni dell'Asia orientale e europee. Questa scoperta fa luce su come questi fattori genetici possono esercitare effetti protettivi, svelando i meccanismi biologici alla base della patogenesi.

Diverse risk factors contributing to AD pathogenesis I vari fattori di rischio dell'Alzheimer (Fonte: Zheng & Wang / Protein&Cell)

Colpendo oltre 50 milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) è un disturbo neurodegenerativo devastante che impone un onere socioeconomico sostanziale. Tuttavia, trattamenti efficaci rimangono limitati a causa dei complessi meccanismi della malattia e dei pochi obiettivi efficaci per lo sviluppo di farmaci.


Nell'ultimo decennio, la ricerca sul gene SORL1 (Sortilin-Related Receptor 1, recettore 1 legato alla sortilina) ha attirato l'attenzione nel campo del MA, poiché la proteina che codifica, la SORL1, ha un ruolo cruciale nella regolazione della produzione e nell'eliminazione dell'amiloide-beta, una proteina tossica che contribuisce alla patologia del MA. Studi condotti su individui di origine europea hanno suggerito che alcune varianti genetiche di SORL1 esercitano effetti protettivi dal MA, rendendolo un potenziale obiettivo per l'intervento sulla malattia. Tuttavia, la maggior parte degli studi genetici si è concentrata principalmente sulla popolazione europea, lasciando lacune nella comprensione di come le varianti di SORL1 influenzano altri gruppi etnici.


Pertanto, lo studio delle varianti genetiche SORL1 nella popolazione dell'Asia orientale può dare nuove intuizioni su come queste varianti possono proteggere dal MA. Ciò evidenzia l'importanza della ricerca che include diversi gruppi etnici per migliorare la comprensione dell'influenza del contesto ancestrale sui meccanismi genetici alla base della malattia.


Per esaminare come le varianti genetiche di SORL1 proteggono dal MA in diverse popolazioni, un team multidisciplinare guidato dalla Prof.ssa Nancy Ip, presidente e docente di scienze della vita all'HKUST e direttrice dell'Hong Kong Center for Neurodegenerative Diseases, ha eseguito una completa analisi dell'associazione genetica nelle diverse popolazioni dell'Asia orientale, includendo individui della Cina continentale, di Hong Kong e Giappone, nonché popolazioni europee. La ricerca è stata condotta in collaborazione con i prof. John Hardy dell'University College di Londra, Akinori Miyashita dell'Università di Niigata e Yu Chen dello Shenzhen Institutes of Advanced Technology, integrando anche i dati da database internazionali, come l'Alzheimer’s Disease Neuroimaging Initiative.


Il team ha identificato varianti genetiche di SORL1 cruciali nelle popolazioni sia dell'Asia orientale che dell'Europa. In particolare, la variante Hap_A ha mostrato un forte effetto protettivo dal MA nella popolazione dell'Asia orientale, mentre è relativamente rara nella popolazione europea. La prevalenza di Hap_A negli asiatici orientali è 168 volte quella degli europei. La loro analisi ha rivelato che i portatori della variante Hap_A avevano migliore funzione cognitiva, meno neurodegenerazione e patologia MA meno grave rispetto ai non-portatori. I loro risultati hanno dimostrato che gruppi etnici diversi presentano set distinti di varianti con ruoli di protezione dal MA.


Per comprendere ulteriormente i meccanismi biologici di queste varianti genetiche di SORL1 MA-protettive, il team ha esaminato in modo completo i ruoli funzionali delle varianti. I loro risultati hanno mostrato che le varianti genetiche MA-protettive sono associate ad una maggiore espressione della proteina SORL1 e possono modulare le vie biologiche correlate alle funzioni immunitarie e neuronali.


In particolare, il team ha identificato una variante di codifica specifica che regola l'espressione e la funzione di una isoforma della proteina SORL1 che ancora non era stata studiata in modo completo. Questa scoperta fornisce nuove intuizioni sul meccanismo molecolare alla base della modulazione del rischio esercitata dalla proteina SORL1.


"Questo studio migliora la nostra comprensione del ruolo di SORL1 nel MA e ha svelato il suo potenziale di sviluppo terapeutico", ha affermato la prof.ssa Ip. "La nostra ricerca, basata sulla collaborazione internazionale, contribuisce a uno dei più completi database umani dell'Asia orientale per il MA, fungendo da risorsa preziosa per gli studi su fattori genetici del MA in diverse etnie".


I risultati dello studio sono pubblicati su Alzheimer's & Dementia e disponibili su Alzforum, una piattaforma accademica di scambio focalizzata sulla ricerca sul MA.

 

 

 


Fonte: Hong Kong University of Science and Technology (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: X Zhou, [+18], NY Ip. Transethnic analysis identifies SORL1 variants and haplotypes protective against Alzheimer's disease. Alzheimer's & Dementia, 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.