Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Controllo intensivo della pressione riduce il rischio di compromissione cognitiva

L'analisi secondaria dell'esperimento SPRINT MIND sottolinea l'importanza del controllo intensivo della pressione arteriosa come strategia per ridurre il rischio di compromissione cognitiva negli anziani.

older person checking blood pressure with tensiometerImage by Freepik

Un nuovo studio di ricercatori della Wake Forest University di Winston-Salem / North Carolina mostra che solo 3 anni e mezzo di controllo intensivo della pressione sanguigna non smettono di ridurre significativamente il rischio di lieve compromissione cognitiva o demenza molto tempo dopo aver interrotto questo trattamento negli adulti con ipertensione e alto rischio cardiovascolare.


I risultati, pubblicati su Neurology, evidenziano i benefici sostenuti della gestione aggressiva della pressione sanguigna per prevenire il declino cognitivo. Lo studio Systolic Blood Pressure Intervention Trial - Memory and Cognition in Decreased Hypertension (SPRINT MIND) ha coinvolto 9.361 partecipanti over-50 in oltre 100 siti clinici di Stati Uniti e Porto Rico.


I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a un obiettivo di pressione arteriosa sistolica di meno di 120 mm Hg (trattamento intensivo) o meno di 140 mm Hg (trattamento standard), e seguiti per una mediana di 7 anni, con valutazioni cognitive condotte sia di persona che via telefono. Sono stati quindi classificati come senza compromissione cognitiva, con lieve compromissione cognitiva o con demenza probabile.


"Abbiamo scoperto che il gruppo di trattamento intensivo aveva una incidenza minore e sostenuta di deterioramento cognitivo rispetto a quelli del gruppo di trattamento standard", ha affermato David M. Reboussin PhD, professore di biostatistica e scienze dei dati alla Wake Forest University e primo autore dello studio.


I ricercatori hanno scoperto specificamente che i partecipanti del gruppo di trattamento intensivo avevano un tasso inferiore di lieve compromissione cognitiva e un tasso combinato inferiore di lieve compromissione cognitiva o probabile demenza. Nel 2015, i risultati pubblicati dell'esperimento SPRINT hanno mostrato che una gestione intensiva della pressione arteriosa ha ridotto le malattie cardiovascolari e ha ridotto il rischio di morte del 30-40% nelle persone con ipertensione.


Lo SPRINT è stato fermato presto per il successo dello studio nel ridurre le malattie cardiovascolari. Di conseguenza, i partecipanti sono stati su un trattamento intensivo di abbassamento della pressione sanguigna per un periodo più breve di quanto inizialmente previsto. Gli autori a quel tempo hanno concluso che il tempo più breve ha reso difficile determinare accuratamente il ruolo del controllo intensivo della pressione arteriosa nei casi di demenza.


Cinque anni dopo, nel 2019, i risultati iniziali dello SPRINT MIND hanno dimostrato che c'era un rischio significativamente ridotto di sviluppare lieve compromissione cognitiva fino a cinque anni dopo i primi 3,3 anni di controllo intenso della pressione del sangue. Queste ultime risultanze dello SPRINT MIND hanno mostrato la stessa riduzione significativa osservata in precedenza dei tassi di compromissione cognitiva, ma per un periodo più lungo, almeno sette anni.


"Il nostro studio mostra che un controllo intenso della pressione sanguigna è una strategia importante nella prevenzione della compromissione cognitiva, una delle principali cause di perdita di indipendenza negli anziani", ha affermato Jeff Williamson MD/MHS, professore di gerontologia e medicina geriatrica della Wake Forest University. "Abbassare la pressione sanguigna su obiettivi più aggressivi può migliorare la qualità della vita ed estendere la vita attiva per le persone con ipertensione".

 

 

 


Fonte: Atrium Health Wake Forest Baptist (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: DM Reboussin, [+17], JD Williamson. Long-Term Effect of Intensive vs Standard Blood Pressure Control on Mild Cognitive Impairment and Probable Dementia in SPRINT. Neurology, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.