Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


TYK2 trasforma la tau da 'brava' a 'cattiva ragazza', contribuendo così all'Alzheimer

neuron tau microtubule

Ricercatori del Baylor College of Medicine, del Neurological Research Institute (Duncan NRI) al Texas Children’s Hospital e di altre istituzioni hanno scoperto che l'enzima TYK2 trasforma la proteina tau normale in una che si accumula nel cervello e contribuisce allo sviluppo del morbo di Alzheimer (MA) in animali modello [della malattia]. Lo studio, pubblicato su Nature Neuroscience, suggerisce che la contenzione parziale del TYK2 potrebbe essere una strategia per ridurre i livelli e la tossicità della tau.


"Molti studi hanno dimostrato che l'accumulo di tau nei neuroni e nelle cellule gliali nel cervello è una caratteristica importante del MA e di almeno altre 24 malattie neurologiche", ha affermato la prima autrice dott.ssa Ji-Yoen Kim, assistente prof.ssa di genetica molecolare e umana al Baylor, nel laboratorio della dott.ssa Huda Zoghbi, l'autrice senior del lavoro, prof.ssa e direttrice del Duncan NRI, nonché ricercatrice dell'Howard Hughes Medical Institute.


Studi precedenti avevano dimostrato che la tau è modificata chimicamente nella malattia, prevalentemente dall'aggiunta di fosfato ai gruppi di tirosina nella proteina e che questi cambiamenti hanno un ruolo cruciale nella regolazione dell'accumulo di tau. Il laboratorio della Zoghbi aveva già identificato il TYK2 - un enzima che aggiunge fosfato ai gruppi di tirosina - come potenziale regolatore dei livelli di tau e che abbattendo il gene TYK2 si riducono i livelli di tau nelle cellule umane.


Nel presente studio, il team ha scavato più a fondo nel modo in cui il TYK2 trasforma la tau in una proteina che si aggrega, si propaga alle cellule vicine e si accumula in grovigli all'interno delle cellule, influenzando lo sviluppo della neurodegenerazione guidata da tau. Lavorando con cellule umane e animali modello di demenza guidata da tau, i ricercatori sono i primi a dimostrare che le modifiche apportate dal TYK2 alla tau contribuiscono alla malattia mediata da tau.


"Abbiamo scoperto che il TYK2 aggiunge gruppi di fosfato alla tau in una posizione particolare sulla proteina, identificata come tirosina 29", ha detto la Kim. "Questa modifica stabilizza i livelli di tau nelle cellule umane e nei neuroni di topo rendendola resistente all'autofagia, un processo cellulare importante per eliminare le proteine. Essendo impermeabile alla sua eliminazione, la tau modificata si accumula nel cervello".


La scoperta che il TYK2 enfatizza l'aggregazione di tau ha suggerito che la manipolazione di TYK2 potrebbe aiutare a regolare l'aggregazione di tau e le sue conseguenze. Il team ha testato l'effetto di ridurre parzialmente il TYK2 in topi modello e ha scoperto che ciò era sufficiente per ridurre i livelli di tau e mitigare il suo accumulo.


"Sebbene sia necessario molto più lavoro, i nostri risultati suggeriscono che l'inibizione parziale di TYK2 potrebbe quindi essere una strategia per ridurre l'accumulo e la tossicità della tau", ha affermato Kim.


"Per questo obiettivo, siamo incoraggiati dal fatto che altri hanno sviluppato inibitori di TYK2 che sono stati testati nell'uomo per altre indicazioni", ha affermato la Zoghbi. "Sono necessari studi per vedere se questi inibitori entrano effettivamente nel cervello e abbassano i livelli di tau, per esplorare i loro potenziali effetti sul MA e sulla demenza indotta da tau".

 

 

 


Fonte: Graciela Gutierrez in Baylor College of Medicine (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: J Kim, [+8], HY Zoghbi. TYK2 regulates tau levels, phosphorylation and aggregation in a tauopathy mouse model. Nat Neurosci, 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.