Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Progettato metodo per rimuovere gli aggregati proteici dalle cellule

Degli aggregati di proteine si accumulano durante l'invecchiamento e sono legati a malattie neurodegenerative come Alzheimer, Parkinson o Huntington. Uno studio descrive un nuovo approccio progettato che rende gli aggregati proteici suscettibili a manipolazioni spaziali sia nel lievito gemmante che nelle cellule umane.

synthetic cellular export systemGli autori hanno messo a punto questo sistema di esportazione cellulare sintetico fondendo una proteina legante aggregata, con un fattore che punta la cellula figlia, in modo tale che quando la cellula figlia è pizzicata, la cellula madre è priva di aggregati di proteine. (Foto: Fischbach et al.)

Molte malattie neurodegenerative come l'Alzheimer, il Parkinson o l'Huntington sono associate all'aggregazione di proteine mal ripiegate, ma non è chiaro se questi aggregati contribuiscono o meno a queste malattie.


Il gruppo di ricerca del professor Thomas Nyström dell'Università di Göteborg è stato in grado di esportare tali aggregati di proteine dalle cellule in modo progettato, e ha pubblicato i dettagli su Nature Communications.


Il sistema è stato sviluppato per la prima volta in un organismo modello ampiamente usato, il lievito gemmante, ma è stato esteso anche alle cellule umane.

 

Mancanza di aggregati proteici

Gli autori hanno raggiunto questo sistema di esportazione cellulare sintetico fondendo una proteina legante aggregata a un fattore di puntamento cellula-figlia in modo tale che quando la cellula figlia viene pizzicata, la cellula madre è priva di aggregati di proteine.


Questo approccio è stato efficace nel trattare aggregati di proteine endogeni associati all'età, nonché aggregati mutanti di huntingtina, associati alla malattia di Huntington.


Usando questo sistema per puntare la cellula figlia, hanno dimostrato che l'esportazione di huntingtina mutante ha impedito la morte delle cellule madri del lievito, suggerendo che i grandi aggregati di huntingtina possono essere altamente tossici e contribuire alla malattia, un tratto che era finora ampiamente discusso.

 

Potenziale terapia futura

Il dott. Arthur Fischbach, postdottorato e primo autore dello studio, afferma:

“Per quanto ne sappiamo, questa è la prima dimostrazione che gli aggregati proteici possono essere esportati dalle cellule in modo controllato e progettato. Potremmo esportare dalle cellule anche altri tipi di danni cellulari, con versioni adattate del nostro sistema di puntamento.

“Sebbene attualmente ci manchino dati di supporto, esiste la possibilità che il concetto ATS (Aggregate Targeting System, sistema di puntamento degli aggregati) possa essere impiegato in futuro come potenziale nuovo approccio terapeutico per le malattie neurodegenerative o almeno per capirle meglio. Data l'urgenza, c'è una forte domanda di terapie innovative in questo settore”.

 

 

 


Fonte: University of Gothenburg (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: A Fischbach, [+4], T Nyström. Artificial Hsp104-mediated systems for re-localizing protein aggregates. Nat Commun., 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 



Notizie da non perdere

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)