Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Una sana perdita di peso potrebbe aiutare a mantenere giovane il tuo cervello

Mentre il nostro corpo invecchia, lo stesso può accadere anche al cervello. L'invecchiamento del cervello è collegato a problemi con la memoria e la cognizione ed è un fattore di rischio importante per lo sviluppo di condizioni come la demenza.


Visto che gli umani moderni vivono più a lungo che mai, trovare strategie per prevenire o addirittura invertire l'invecchiamento del cervello è diventato sempre più rilevante. Ora un nuovo studio suggerisce che i cambiamenti dell'alimentazione legati alla perdita sana di peso possono dare alcune risposte importanti.


Si pensa che alcuni stati di salute possano contribuire a marcatori più rapidi di invecchiamento cerebrale. L'infiammazione e lo stress cronico, ad esempio, possono entrambi promuovere il restringimento del cervello sopprimendo la funzione cerebrale  sana e la creazione di nuove cellule cerebrali.


Uno stato di salute legato all'attivazione dei percorsi associati all'invecchiamento cerebrale è l'obesità. Sappiamo che le persone possono essere metabolicamente sane e in sovrappeso (così come metabolicamente malsane e con peso normale). Tuttavia, si pensa che l'accumulo di grasso, in particolare intorno al centro del corpo e ai nostri organi, amplifichi l'infiammazione e la disfunzione metabolica, entrambi in grado di danneggiare il cervello.


Ora recenti ricerche suggeriscono che puntare a una perdita sana di peso può aiutare a rallentare l'invecchiamento del cervello. In uno studio pubblicato in marzo 2023 su eLife, dei ricercatori israeliani e di Harvard hanno esaminato come la perdita di peso dovuta alla dieta e all'esercizio fisico si correlava alle scansioni cerebrali su una finestra di 18 mesi.


I partecipanti allo studio erano over-30 (media intorno ai 52) con obesità misurata dal girovita o dai lipidi ematici disordinati (trigliceridi alti e HDL basso) e hanno accettato di seguire una dieta più sana e di fare esercizio fisico. Tutti hanno avuto anche un abbonamento gratuito alla palestra per la durata dello studio.


All'inizio e alla fine del periodo di 18 mesi, i partecipanti hanno eseguito una scansione MRI funzionale al cervello. Sulla base di ricerche precedenti, gli scienziati hanno potuto usare questa scansione per prevedere l'età del cervello di una persona. I risultati hanno mostrato che alla fine dei 18 mesi, i partecipanti avevano perso in media circa 2,3 kg di peso, con una diminuzione dell'indice di massa corporea (IMC) di circa 0,8.


Più sorprendente, le persone che hanno ridotto il loro IMC dell'1% hanno mostrato un rallentamento medio dell'invecchiamento del cervello di circa 8,9 mesi.


I dati presentati da questo studio forniscono ulteriori prove dell'idea che i cambiamenti nello stile di vita possano influire significativamente sul nostro stato cerebrale e sul tasso di invecchiamento. È stato notevole che alla revisione dei questionari dei partecipanti, coloro che hanno abbassato il consumo di alimenti trasformati e cibi / bevande zuccherate avevano le evidenze più alte di rallentamento dell'invecchiamento del cervello.


Questo studio aiuta a chiarire il valore dei fattori dello stile di vita nello stato del nostro cervello. In particolare, fornisce le prove che, anche per un periodo relativamente breve, i cambiamenti nel nostro stile di vita possono essere sufficienti per cambiare visibilmente la salute del cervello e, potenzialmente, aiutare a rallentare il tasso di invecchiamento cerebrale.

 

 

 


Fonte: Austin Perlmutter MD (medico di medicina generale) in Psychology Today (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: G Levakov et al. The effect of weight loss following 18 months of lifestyle intervention on brain age assessed with resting-state functional connectivity. eLife, 6 Apr 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.