Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Fibrillazione atriale incidente sembra aumentare il rischio di demenza

Un grande studio congiunto Washington University - Kaiser Permanente ha rilevato un rischio moderatamente più alto, con un legame più forte nelle persone più giovani e più sane.

Atrial fibrillation

Le persone con una diagnosi recente di fibrillazione atriale (AF), il ritmo cardiaco irregolare più comune, hanno un rischio moderatamente più elevato di sviluppare la demenza rispetto alle persone senza la condizione, secondo una ricerca appena pubblicata sul Journal of the American Heart Association.


"Gli studi precedenti che hanno esaminato il legame tra fibrillazione atriale e demenza hanno prodotto risultati contrastanti e speriamo che la grande dimensione del campione del nostro studio aiuti a dare fiducia a queste scoperte"
, ha affermato Nisha Bansal, prof.ssa di medicina della Washington University, prima autrice della ricerca. "Lo studio includeva anche una popolazione diversificata di comunità, fatto che può aumentare la generalizzabilità dei nostri risultati".


La fibrillazione atriale, in genere un ritmo cardiaco molto rapido, può indurre la formazione di coaguli di sangue nel cuore, aumentando il rischio di ictus e di insufficienza cardiaca, e di accorciare la vita.


"Sappiamo che la fibrillazione atriale è uno dei fattori di rischio più forti per l'ictus ischemico, ma non era ancora chiaro se aumenta il rischio di sviluppare la demenza indipendentemente dall'avere un ictus", ha detto il dott. Alan S. Go, scienziato senior della divisione di ricerca di Kaiser Permanente. "Se lo fa, avrebbe importanti implicazioni cliniche e di salute pubblica dato che la fibrillazione atriale sta diventando più comune in tutto il mondo".


La ricerca è durata dal 2010 al 2017 e ha coinvolto i dati di quasi 197.000 pazienti dei sistemi sanitari Kaiser Permanente in California. La metà dei pazienti aveva avuto di recente la diagnosi di fibrillazione atriale; i loro coetanei del gruppo di controllo sono stati selezionati per avere profili simili per età e salute, ma senza AF. Sono state riviste per 3 anni, in media, le cartelle cliniche di entrambi i gruppi di pazienti per identificare le diagnosi successive di demenza, incluso l'Alzheimer.


Nel complesso, le persone con fibrillazione atriale di nuova diagnosi avevano un rischio più elevato del 13% di sviluppare la demenza. Tale rischio sembrava essere amplificato nelle persone la cui diagnosi di AF è arrivata prima dei 65 anni (rischio più alto del 65%) e in quelle che non avevano malattie renali croniche (rischio +20%). Non sono state osservate differenze così significative di rischio nel sesso, nella razza o nell'etnia dei pazienti.


I ricercatori hanno usato una metodologia per mitigare l'influenza anche di altre condizioni mediche note sull'aumento del rischio di demenza, ha affermato Bansal. Quindi è stata una sorpresa, ha aggiunto, trovare un rischio maggiore nei pazienti relativamente più giovani e in quelli senza malattie renali. Come nefrologa, la Bansal è particolarmente interessata all'influenza della malattia renale sulla salute totale del corpo.


"Non si pensa che le persone apparentemente più sane abbiano un rischio più alto di gravi condizioni di salute, specialmente di una malattia come la demenza"
, ha detto la Bansal.


I risultati mostrano che i rischi di complicanze legate alla fibrillazione atriale non sono uniformi in tutti i pazienti, ha detto:

“Molte persone con fibrillazione atriale non svilupperanno la demenza, ma penso che questa sia una conversazione che un paziente con fibrillazione atriale di nuova diagnosi deve avere con il proprio medico, soppesando il suo rischio potenziale individuale di sviluppare la demenza, oltre a valutare i rischi e i benefici di trattare la fibrillazione atriale".


La Bansal ha affermato che le fasi successive di questa ricerca punteranno a comprendere meglio i meccanismi biologici che collegano la fibrillazione atriale alla demenza, e studiare se diverse terapie per l'AF (es.: l'ablazione del catetere del muscolo cardiaco o i farmaci) influenzano nei pazienti le traiettorie della demenza e di altre complicazioni.

 

 

 


Fonte: Brian Donohue in University of Washington (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: N Bansal, ...[+6], AS Go. Incident Atrial Fibrillation and Risk of Dementia in a Diverse, Community‐Based Population. JAHA. 8 Mar 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.