Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come rilevare l'Alzheimer nel sangue ... dei topi

Ricercatori dell'Università di Hokkaido e della Toppan hanno sviluppato un metodo per rilevare dai biomarcatori nei campioni di sangue l'accumulo di amiloide-β nel cervello, una caratteristica dell'Alzheimer.

digital detection of amyloid β binding exosomes in the bloodConcetto per la rilevazione digitale di esosomi che legano l'amiloide-β nel sangue di un topo modello di Alzheimer (Kohei Yuyama).

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa, caratterizzata da una perdita graduale di neuroni e sinapsi nel cervello. Una delle cause principali della malattia è l'accumulo di amiloide-β (Aβ) nel cervello, dove forma delle placche.


Il MA affligge principalmente individui di età superiore ai 65 anni e non può essere fermata o invertita. Pertanto, è una delle principali preoccupazioni per le nazioni con le popolazioni che invecchiano, come il Giappone.


Un team di scienziati dell'Università di Hokkaido e della Toppan, guidato dal professore associato Kohei Yuyama, ha sviluppato una tecnologia di biosensori in grado di rilevare esosomi che legano l'Aβ nel sangue dei topi, che aumentano con l'accumulo di Aβ nel cervello. La loro ricerca è stata pubblicata sulla rivista Alzheimer's Research & Therapy.


Oltre alla mancanza di trattamenti efficaci, ci sono pochi metodi per diagnosticare il MA: può essere diagnosticato definitivamente solo mediante esame diretto del cervello, solo dopo la morte. L'accumulo di Aβ nel cervello può essere misurato nel liquido cerebrospinale o con la tomografia a emissione di positroni; tuttavia, il primo è un test estremamente invasivo che non può essere ripetuto e il secondo è piuttosto costoso. Pertanto, è necessario un test diagnostico economico, accurato e ampiamente disponibile.


Il lavoro precedente del gruppo di Yuyama aveva dimostrato che l'accumulo di Aβ nel cervello è associato a esosomi leganti l'Aβ secreti dai neuroni, che si degradano e trasportano l'Aβ alle cellule microgliali del cervello. Gli esosomi sono sacche racchiuse nella membrana, secrete da cellule che possiedono marcatori cellulari sulla superficie.


Il team ha adattato il Digital Invasive Cleavage Assay (Digital ICATM) proprietario della Toppan per quantificare la concentrazione di esosomi leganti l'Aβ in appena 100µl di sangue. Il dispositivo che ha sviluppato intrappola molecole e particelle una-per-una in un campione in un milione di pozzi microscopici di dimensioni micrometriche su un chip di misurazione e rileva la presenza o l'assenza di segnali fluorescenti emessi dalla scissione degli esosomi leganti l'Aβ.


Quando è stato testato sui modelli di topi, il Digital ICATM su esosomi leganti l'Aβ ha mostrato che la concentrazione di esosomi leganti l'Aβ aumentava con l'aumento dell'età dei topi. Ciò è significativo in quanto i topi usati erano i topi modello di MA, in cui l'Aβ si accumula nel cervello con l'età.


Sono attualmente in corso nell'uomo studi clinici su questa tecnologia altamente sensibile, la prima applicazione dell'ICA che consente di rilevare con alta sensibilità esosomi che trattengono molecole specifiche di superficie, da una piccola quantità di sangue senza la necessità di apprendere tecniche speciali; poiché è applicabile ai biomarcatori di esosomi in generale, può anche essere adattato nella diagnosi di altre malattie.

 

 

 


Fonte: Hokkaido University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: K Yuyama, ...[+5], Y Makino. Immuno-digital invasive cleavage assay for analyzing Alzheimer’s amyloid ß-bound extracellular vesicles. Alzheimer's Research & Therapy, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.