Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Genetica combinata con RM cerebrale può prevedere le possibilità di Alzheimer

Ricercatori della Simon Fraser University (SFU) in Canada stanno studiando come si può utilizzare una combinazione tra genetica e risonanza magnetica cerebrale per prevedere le possibilità di sviluppo dell'Alzheimer in futuro.

In uno studio pubblicato di recente, ricercatori della SFU hanno identificato proprietà distinte della risonanza magnetica cerebrale e della genetica che impattano sulla previsione della demenza di tipo Alzheimer (DAT, Dementia of Alzheimer’s Type) per i pazienti in varie fasi della malattia, e hanno quindi sviluppato un biomarcatore che può aiutare a prevedere la conversione futura in DAT.


"I nostri risultati rivelano che, mentre le caratteristiche genetiche hanno un potere predittivo inferiore rispetto alle caratteristiche della risonanza magnetica, combinare entrambe le modalità può migliorare le prestazioni nel prevedere la conversione futura in DAT"
, afferma il primo autore dello studio Ghazal Mirabnahrazam, ricercatore in scienza dell'ingegneria alla SFU.


I punteggi della demenza basati su dati genetici hanno dimostrato di prevedere meglio la progressione alla DAT dei pazienti attualmente normali che svilupperanno la DAT in un secondo momento, mentre i dati di risonanza magnetica, che riflettono cambiamenti anatomici nel cervello, hanno provato di prevedere meglio la DAT futura di chi ha un lieve deterioramento cognitivo.


L'autore senior Mirza Faisal Beg, professore di Scienze di Ingegneria alla SFU, afferma:

"In un contesto clinico, i medici possono usare il nostro modello per prevedere un punteggio quantitativo che indica la somiglianza tra i modelli osservati di un soggetto, basati su MRI e sui dati genetici al momento della visita clinica e degli schemi DAT.

“Questo è estremamente utile, in particolare nella fase di lieve deterioramento cognitivo nell'identificare coloro che progrediranno alla DAT in futuro. Essere in grado di stimare accuratamente la possibilità di conversione futura in DAT usando solo le informazioni di base è estremamente prezioso perché fornisce ai professionisti informazioni e tempo sufficienti per pianificare cure adeguate per ogni paziente in base alla sua probabilità di sviluppare l'Alzheimer.

"Inoltre, può fornire informazioni potenzialmente cruciali per gli esperimenti di farmaci e per lo sviluppo di misure preventive. Queste informazioni possono aiutare nella selezione della coorte appropriata di pazienti per gli studi clinici, che può portare a un esito più promettente".

 

 

 


Fonte: Simon Fraser University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Ghazal Mirabnahrazam, ...[+7], Mirza Faisal Beg. Machine Learning Based Multimodal Neuroimaging Genomics Dementia Score for Predicting Future Conversion to Alzheimer’s Disease. Journal of Alzheimer's Disease, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.