Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Identificati nuovi mezzi potenziali per rallentare le malattie neurodegenerative

Scienziati della Oregon State University hanno scoperto una nuova classe di potenziali obiettivi di farmaci per le persone che soffrono di condizioni neurodegenerative come il morbo di Alzheimer (MA), il Parkinson e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA).


I possibili obiettivi sono le proteine ossidate e i ricercatori dell'OSU stanno ora cercando il modo migliore per attaccarle. Un obiettivo di farmaci è una molecola fondamentale per il processo che segue una malattia, il che significa che la sua rottura può prevenire o rallentare la progressione della malattia.


Lo studio è pubblicato su Redox Biology.


Le malattie neurodegenerative insorgono perché le cellule nervose perdono funzionalità nel tempo e infine periscono. Quelle malattie influenzano milioni di persone in tutto il mondo, e MA e Parkinson sono le più comuni, secondo i National Institutes of Health. L'Alzheimer's Association stima che oltre 6 milioni di americani soffrano di tale condizione e secondo la Parkinson's Foundation un altro milione ha il Parkinson.


Il rischio di un qualsiasi individuo di sviluppare una malattia neurologica aumenta con l'età, il che significa che con l'aumento della longevità della popolazione, è probabile che avremo un numero crescente di casi nei prossimi decenni, dicono i NIH.


Maria Clara Franco, assistente prof.ssa di Biochimica e Biofisica della Oregon State, spiega che nelle condizioni mediche che coinvolgono l'infiammazione, come i disturbi neurogenerativi, le cellule malate producono perossinitrite, l'ossidante più potente che una cellula può generare.


Un ossidante, indicato anche come agente ossidante o ossidatore, è qualsiasi cosa in grado di ossidare altre sostanze, cioè di prendere da esse gli elettroni con una reazione chimica. Lo stress ossidativo provocato dall'infiammazione ha come conseguenza la produzione di ossidanti e radicali liberi che possono danneggiare molecole cellulari come il DNA, i lipidi e le proteine ​​e causare una serie di problemi di salute.


La Franco e i suoi collaboratori della Oregon State, dell'Università della Florida Centrale e del Rollins College hanno scoperto che quando la perossinitrite ossida l'Hsp90 (heat shock protein 90, proteina ​​da shock termico 90), scatena l'attivazione di segnali all'interno delle cellule che le portano a morire per 'suicidio' con un processo chiamato apoptosi.


"Avevamo scoperto in precedenza che l'ossidazione di molecole specifiche da parte della perossinitrite porta alla morte dei motoneuroni, le cellule che portano segnali dal cervello ai muscoli per coordinare il movimento muscolare"
, ha detto la Franco. "Ora sappiamo che l'ossidazione di diverse parti dell'Hsp90 può suscitare diverse funzioni tossiche nella proteina".


La funzione normale dell'Hsp90 è supportare processi cellulari sani, ma l'ossidazione può avere effetti profondi sulla struttura tridimensionale di una proteina come l'Hsp90, alterando la sua funzione, ha detto la Franco, che conclude:

"Comprendendo i modi in cui l'ossidazione modifica la struttura dell'Hsp90, e in che modo la proteina ossidata lavora nelle cellule, possiamo cercare farmaci che si legano alla struttura modificata dell'Hsp90 e arrestano la sua funzione tossica senza influire sull'attività dell'Hsp90 normale nei tessuti sani. Ciò significa che tali farmaci dovrebbero avere effetti collaterali minimi o nessuno".

 

 

 


Fonte: Oregon State University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Megan Jandy, Asra Noor, Pascal Nelson, Cassandra Dennys, Isabella Karabinas, Jeanine Pestoni, Gautam Singh, Lam Luc, Rachel Devyldere, Nathalie Perdomo, Catherine Mitchell, Levi Adams, Marisa Fuse, Francine Mendoza, Carrie Marean-Reardon, Ryan Mehl, Alvaro Estevez, Maria Clara Franco. Peroxynitrite nitration of Tyr 56 in Hsp90 induces PC12 cell death through P2X7R-dependent PTEN activation. Redox Biology, 1 Feb 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.