Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuovo rapporto sottolinea l'onere della demenza sulle donne

Nuovo rapporto sottolinea l'onere della demenza sulle donneLo scopo di questo rapporto, approntato da Alzheimer's Disease International, è comprendere le principali questioni che interessano le donne in relazione alla demenza, con una prospettiva internazionale.


Il rapporto prende in esame l'effetto del sesso su tre gruppi specifici: (1) le donne che vivono con demenza; (2) le donne che si occupano di persone con demenza in un ruolo assistenziale professionale; (3) le donne che svolgono con un ruolo di caregiver informali per una persona con demenza.


Il rapporto si concentra anche su questioni trasversali, inclusi i fattori che influenzano le donne nei paesi a reddito basso e medio (LMIC); le strutture famigliari e la parentela; e gli effetti della migrazione.

 


Risultati principali:

  • In tutte le regioni del mondo, la demenza colpisce le donne in modo sproporzionato. Ci sono più donne con demenza che uomini. La prevalenza è più elevata per le donne che per gli uomini; le donne hanno un rischio più alto di sviluppare demenza e i sintomi con cui vivono sono più gravi.
  • Le donne forniscono una parte sostanziale delle cure informali alle persone affette da demenza, circa due terzi dei caregiver primari complessivi sono donne.
  • Questa cifra è significativamente più elevata nei LMIC, aree che rappresenteranno il 71% della prevalenza globale di demenza entro il 2050.
  • La forza lavoro dell'assistenza formale è prevalentemente femminile, fornendo la maggior parte dell'assistenza sanitaria e sociale nella comunità, così come negli ospedali e nelle case di cura.
  • Ci sono attualmente poche ricerche focalizzate sulle questioni di genere del vivere con, o del prendersi cura di, una persona con demenza e sull'impatto a lungo termine della demenza nelle donne come familiari e caregiver formali.

 

Raccomandazioni

La relazione raccomanda che:

  • Tutti i paesi hanno bisogno di capire la prevalenza attuale e prevista e riconoscere che la demenza colpisce di più le donne. Di conseguenza, i responsabili politici dovrebbero capire quale supporto è attualmente disponibile e ciò che è necessario per soddisfare le esigenze future.

  • C'è anche la necessità di competenze di assistenza qualificate per il personale sanitario e di assistenza, e professionisti che lavorano con le persone affette da demenza con bisogni complessi e comorbidità.

  • In tutte le regioni le persone dovrebbero essere in grado di accedere alle informazioni e al sostegno adeguato sul luogo, consentendo alle donne di tutto il mondo di continuare a fornire assistenza, e di sentirsi curate esse stesse.

 

 

Scarica il rapporto:

 


Fonte: Alzheimer's Disease International (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.