Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Se restare seduti alla scrivania tutto il giorno fa male, lavorare sdraiati è meglio?

lady working lied downFoto: Altwork.com

La maggior parte di noi ha sentito che restare troppo seduti fa male. Gli studi dimostrano che restare seduti aumenta il rischio di malattie cardiovascolare e mortalità, di diabete tipo 2 e cancro.


Con gli americani più sedentari che mai, ciò è particolarmente allarmante. Anche prima del COVID-19, molti di noi erano riusciti a programmare l'attività fisica fuori dalla vita. Ma ora, la pandemia ha peggiorato le cose. Uscire di meno, non frequentare la palestra, lavorare da casa e restare innumerevoli ore in videoconferenza implica, per la maggior parte di noi, restare ancora di più seduti.


Una domanda che arriva talvolta a questo proposito, forse da poltroni in cerca di una scappatoia, o forse solo da chi preferisce una definizione più precisa: reclinare la schiena è meglio? Invece di sedere in posizione verticale (o accasciati) su una scrivania tutto il giorno, è in qualche modo più sano sdraiarsi sul divano, o rilassarsi su un'amaca, o appoggiarsi a una poltroncina? Dopo tutto, in questo modo il tuo corpo sarebbe posizionato diversamente. Questa distinzione ha senso?


Come fisiologo dell'esercizio, posso darti una risposta breve: no (mi spiace). E invece di 'restare seduti', forse dovremmo usare il termine 'comportamento sedentario', che è qualsiasi comportamento da svegli (notare la parola 'svegli') che è associato a un basso dispendio energetico. Ciò include sedersi, reclinare la schiena o sdraiarsi, secondo le linee guida dell'attività fisica del 2018.

 

Muoviti, muoviti, muoviti

L''attività fisica aiuta a ridurre, o a eliminare, l'impatto negativo di un comportamento sedentario? Uno studio del 2016 ha rivisto i dati di più di 1 milione di uomini e donne. Coloro che sedevano molto, e avevano poca attività fisica, moderata o vigorosa, avevano il rischio più alto di mortalità per ogni causa. Coloro che sedevano solo un po', e avevano alti livelli di attività fisica moderata o vigorosa, avevano il rischio più basso.


Che dire di chi è nel mezzo? Chi resta molto seduto, ma si impegna anche in molta attività fisica? I risultati mostrano che il rischio di mortalità diminuisce finché aumenta l'attività fisica, indipendentemente dal tempo da seduti. Ma la strada migliore è: molta attività, basso comportamento sedentario.


Di quanta attività hai bisogno? La stima attuale è da 60 a 75 minuti al giorno di attività moderata, o da 30 a 40 minuti di attività vigorosa; fai almeno una delle due.

 

Attività fisica: buona per tutti

Ora definiamo l'attività fisica: i movimenti del corpo che richiedono dispendio energetico, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Ciò copre un sacco di terreno: conta qualsiasi movimento al lavoro o ricreativo, che siano le faccende in casa o le passeggiate per il quartiere. I vantaggi di questa attività iniziano immediatamente, e qualsiasi quantità aiuta. Non importa se si è molto giovani, molto vecchi o se si hanno disabilità croniche.


Nota che non ho ancora usato la parola 'esercizio' ... fino ad ora. L'esercizio fisico, ovviamente, è un tipo di attività fisica strutturato per migliorare la flessibilità, l'equilibrio e la velocità, insieme con la forma cardio e muscolare. È una delle cose migliori che puoi fare per migliorare la tua salute e la qualità della vita.


I vantaggi includono un minor rischio di mortalità per ogni causa: malattie cardiache, ictus, diabete tipo 2, cancro, obesità, ipertensione e osteoporosi. La tua salute del cervello sarà migliore, forse abbastanza da contribuire a scongiurare la depressione, l'ansia, la demenza e l'Alzheimer. E il tuo sonno migliorerà.

 

Dormici sopra

A proposito di sonno: il comportamento sedentario citato sopra non include il sonno. Per una salute ottimale, il sonno è un obbligo assoluto.


Ognuno è compromesso dalla carenza di sonno, chiamata anche sonno corto, o meno di sei ore al giorno. Solo alcuni degli effetti nelle persone di tutte le età sono le difficoltà con il comportamento, il controllo delle emozioni, il processo decisionale e la soluzione dei problemi.


Il sonno scadente può interessare anche il sistema immunitario nelle persone di tutte le età, portando alla vulnerabilità alle infezioni. Può essere un fattore di suicidio, depressione e comportamento ad alto rischio. E il sonno scadente promuove anche l'obesità; in sostanza, un suo deficit aumenta il tuo ormone della fame (grelina) e diminuisce l'ormone della sazietà (leptina). Questo rende più probabile che mangerai troppo.


Negli adulti, la carenza di sonno è associata ad un aumento del rischio di malattie cardiache, ipertensione, ictus e malattie renali. Gli adulti hanno bisogno di 7-8 ore al giorno. Anche i bambini soffrono quando non dormono abbastanza. La mancanza di sonno rallenta il rilascio dell'ormone della crescita. Gli adolescenti hanno bisogno di 8-10 ore di sonno, e i bambini da 6 a 12 anni di 9-12 ore.


Attività fisica e buon sonno vanno di pari passo. L'attività da moderata a vigorosa consente di addormentarsi più velocemente e ottenere un sonno più profondo, di ridurre la sonnolenza diurna e l'uso di farmaci per il sonno. La scienza del comportamento sedentario non è stabilita. Non è ancora disponibile una guida di sanità pubblica definitiva.


Ma per ora, in attesa di un database più robusto, è ragionevole offrire questo consiglio: non saltare il sonno. Impegnati in più attività fisica, compreso l'esercizio fisico. Siediti (e reclina la schiena) meno. E quando sei alla scrivania o in un'amaca, alzati ogni circa mezz'ora, per qualche minuto, e prenditi una pausa di cammino.

 

 

 


Fonte: Arthur L. Weltman, professore di Scienze Motorie e di Medicina, Università della Virginia

Pubblicato su The Conversation (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.