Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Coronavirus e demenza: 'Ho paura di uscire dopo il blocco'

teresa BBC NewsTeresa Davies dice che sente che la sua demenza è peggiorata da quando è iniziato il blocco.

Le persone con demenza dicono di essere preoccupate per uscire di casa, perché settimane di blocco hanno avuto un profondo impatto sulla loro fiducia e capacità.


Teresa Davies, di 66 anni, da Flintshire, ha avuto la diagnosi di Alzheimer ad esordio precoce quando aveva 59 anni. Vive da sola e trova che il blocco ha danneggiato la sua capacità di svolgere piccoli compiti:

"L'altro giorno ho messo un paio di calzini sulle mie mani al posto dei piedi, e ho rimesso lo yogurt nel cassetto delle posate al posto del frigo. Sento che la mia demenza sta peggiorando: sto facendo delle cose molto più a caso, come quando ho fatto un salto al negozio e mi sono resa conto che avevo messo la camicia al rovescio, mai avrei fatto cose del genere prima del blocco".

La Davies, ex giardiniera paesaggista, di solito passa molto tempo in treno, in giro per il Regno Unito per parlare della demenza. Ora, ha detto di essere preoccupata circa la sua capacità di viaggiare e di parlare a grandi gruppi:

"La mia più grande preoccupazione è se sarò in grado di viaggiare in treno e altre cose, perché il blocco ha realmente scosso la mia fiducia. Sto confondendo le parole o dimentico che parola voglio dire perché non sono più sociale come lo ero, il che significa che non voglio parlare così tanto, sono nervosa per questo problema.

"Nel momento in cui ricevono la diagnosi di demenza le persone sono isolate, e passare così attraverso il blocco è come ricevere di nuovo la diagnosi. E in Galles abbiamo ancora un paio di settimane di blocco, quindi potrebbe ancora peggiorare".

 


Michelle Nelson-Greensmith, 57 anni, dal Merseyside, che ha lavorato per l'Agenzia dell'Ambiente durante l'epidemia suina e l'influenza aviaria, e ha la demenza vascolare, ha detto di lottare per pensare alla vita al di fuori del blocco:

"Sento come di essere in un esperimento. Non capisco, non capisco il motivo per cui ci troviamo in questa situazione. Sono sempre spaventata e ho paura di andare fuori ora e dopo blocco. Continuo a preoccuparmi di prendere il virus e se vedo qualcosa online o sulle notizie a questo proposito, ci vogliono settimane per mandarlo fuori della mia testa".

È riuscita ad andare al supermercato con l'aiuto del marito, Richard, ma ha trovato difficoltà.

"Non capisco che cosa devo fare e mi dico che stare dalla mia parte e mantenere la distanza, poi qualcuno va dall'altra parte e mi devo fermare e pensare se lo sto facendo, poi mi dimentico perché sto lì. Tutte le nuove regole mi fanno davvero perdere la voglia di uscire".

 


Ma per Masood Qureshi, 56 anni, da Stoke-on-Trent, che ha l'Alzheimer e la demenza fronto-temporale, il blocco è stato un'esperienza diversa, che ha vissuto con i suoi tre figli e il nipote:

"Mi sento uno dei fortunati perché ho la famiglia intorno a me e ho avuto più tempo da trascorrere con loro e riflettere su questa situazione. Ma è stato stressante per loro, a volte sento come se stessi imponendo qualcosa".

Mr Qureshi, ex operaio e contabile, ha detto che gli manca il suo gruppo di supporto e la visita alla moschea durante il Ramadan:

"Nel mio gruppo di supporto tra pari avremmo parlato dei nostri sentimenti profondi, sul modo con cui stiamo affrontando la situazione e, a volte, è difficile farlo con la tua famiglia. Mi manca molto la moschea perché hai i tuoi amici lì, l'intera comunità è lì e ora è tempo sacro, così non avere la possibilità di incontrarsi lì è molto difficile".

Mr Qureshi ha detto che non è sicuro di quanto il blocco lo influenzerà a lungo termine:

"Sto chiamando i miei amici e trovo che devo mettere tutte le mie energie solo per parlare agli altri. E sono preoccupato di come le persone affrontano la situazione, perché lo facciamo tutti in modo diverso, con le nostre frustrazioni.

"Ogni giovedi [quando tutti escono per l'applauso] mi viene ricordato che non siamo soli, anche se noi ci sentiamo soli. Ho fiducia che dopo questo il mondo sarà un posto migliore, la società sarà più felice, e nessuno darà per scontati gli altri"

 

 

 


Fonte: Jessica Labhart in BBC News (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.