Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Esiste un legame tra l'Alzheimer e il glaucoma?

Eye with glaucoma with translation

Il glaucoma è una delle principali cause irreversibili di cecità nel mondo. La condizione fa parte di un gruppo di malattie neurodegenerative degli occhi che porta al danneggiamento del nervo ottico e alla perdita della vista, ed eventualmente alla cecità.


Come il glaucoma, il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata da specifici cambiamenti nel cervello.


Entrambe queste condizioni influenzano la maggior parte delle popolazioni anziane e comportano la perdita selettiva di alcuni tipi di neuroni, causando una perdita irreversibile di cellule neuronali. Ed entrambe queste condizioni sono importanti preoccupazioni per la salute pubblica, visto l'invecchiamento della popolazione.


Alcuni decenni fa, analizzando certificati di morte, dei ricercatori hanno scoperto che c'era una maggiore frequenza di glaucoma nei soggetti con MA. Successivamente sono state esaminate diverse popolazioni con MA per verificare la prevalenza di glaucoma, e i risultati hanno mostrato un aumento di quasi 2/3 volte nella diagnosi di glaucoma.


Diversi studi in seguito hanno sostenuto che il glaucoma non produce un aumento del rischio di MA, e uno, in particolare, ha indicato un rischio ridotto di MA dei soggetti con glaucoma. Eppure, più di recente, dei ricercatori in Francia, hanno dimostrato con i loro studi che le persone con glaucoma avevano una probabilità 4 volte maggiore di sviluppare demenza.


Nel 2007, uno studio ha riferito una potenziale causa comune di glaucoma e MA. Scientificamente, è stato dimostrato che gli individui con MA potrebbero avere un assottigliamento dello strato di fibre nervose retiniche e la perdita di cellule gangliari della retina (i neuroni situati vicino alla superficie interna della retina dell'occhio) che compongono il nervo ottico, che sono entrambi segni distintivi di glaucoma.


Proteine ​​anormali tau, caratteristiche del MA, sono state trovate nella sostanza trasparente gelatinosa (gelatina vitrea) che riempie lo spazio dalla lente alla parte posteriore dell'occhio degli individui con glaucoma.


Inoltre, dei ricercatori che hanno condotto uno studio in Gran Bretagna hanno scoperto l'accumulo di amiloide-beta (la stessa proteina del MA) nella retina dell'occhio e nel tessuto cerebrale, che sembrava essere collegato allo sviluppo sia del glaucoma sia del MA.


I ricercatori, tuttavia, sono stati molto chiari nell'affermare nelle loro conclusioni che l'accumulo anomalo di proteine ​​amiloide-beta non significa necessariamente che un individuo con MA avrà il glaucoma o viceversa. Significa solo che le somiglianze tra alcuni occhi e il tessuto cerebrale potrebbero spiegare perché l'accumulo di proteine amiloide-beta può influenzare sia l'occhio che il cervello.


Infine, presentando le conclusioni della sua ricerca all'Hawaiian Eye 2017, la dott.ssa Yvonne Ou, dell'Università della California di San Francisco, ha affermato che la gravità del glaucoma non era associata alla funzione esecutiva o cognitiva, aggiungendo che si trattava di un'area interessante per i ricercatori che sperano di "identificare la progressione del MA usando la retina come biomarcatore oculare".


Nel complesso, ci sono molti rapporti contrastanti sul fatto che quelli con glaucoma hanno un aumento del rischio di MA. Sono quindi necessarie ulteriori ricerche, che alla fine porteranno a migliori alternative terapeutiche per le persone che soffrono di queste due malattie.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)