Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


A che età siamo troppo vecchi per guidare?

Prince Philip and Queen Elizabeth

Quando il principe Filippo della Gran Bretagna si è schiantato con la sua Land Rover contro un altro veicolo lo scorso 17 gennaio, molte persone sono rimaste sorprese del fatto che guidasse ancora all'età di 97 anni. Molti pensavano che sicuramente qualcuno - forse la regina? - lo avrebbe persuaso a rinunciare, o avrebbe 'tolto' le chiavi.


I conducenti anziani insicuri sono un problema crescente, grazie alla generazione dei baby boom. Negli Stati Uniti, 42 milioni di over-65 erano autorizzati a guidare nel 2016, con un aumento di 15 milioni rispetto a 20 anni fa.


Eppure chi vuole smettere di guidare? Non è solo un simbolo importante di indipendenza, ma anche un'attività necessaria per le persone anziane che devono essere in grado di fare acquisti, andare dal medico e mantenere le connessioni sociali.


Sono un medico specialista in geriatria, figlia di genitori che hanno dovuto smettere di guidare. Vivo in Florida, dove il 29% dei nostri conducenti è costituito da anziani, situazione che il resto degli altri stati avrà tra circa 10 anni. Sono anche presidente del comitato editoriale del Clinician’s Guide to Assessing and Counseling Older Drivers (guida medica per valutare e consigliare i conducenti anziani), un progetto collaborativo tra l'American Geriatrics Society e la National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA).


Ho dedicato molto tempo ad addestrare i medici su come rilevare e trattare i fattori che portano alla perdita delle capacità di guida abbastanza presto da prevenire incidenti e perdita di mobilità indipendente.

 

I numeri dei conducenti anziani

Entro il 2030, la NHTSA stima che 1 conducente su 4 sarà anziano. Solo nel 2016 sono morti circa 7.400 conducenti over-65 e oltre 290.000 sono stati trattati per lesioni da incidente automobilistico.


I maschi over-85 e tra i 20 e i 24 anni hanno i tassi più alti di incidente. L'età e l'esperienza possono essere un fattore qui, ma il numero più grande di morti veicolari sono ancora da incidenti causati da abuso di sostanze, che rappresentano 23.611 casi su un totale di 37.133 morti nel 2017.


Secondo i dati dei Centers for Disease Control and Prevention, la maggior parte dei conducenti anziani ha buone abitudini di guida. I CDC riferiscono che molti auto-limitano la loro guida verso condizioni in cui si sentono sicuri, ad esempio evitano le strade ad alta velocità, la guida notturna, il maltempo o le ore di punta.


Il 9 febbraio 201 il Principe Filippo ha annunciato che rinunciava alla patente di guida, ma solo dopo che lui e altri avevano subito gravi conseguenze. Quindi, come fanno gli altri a sapere quando è il momento di chiedere aiuto o di smettere di guidare, per loro stessi o per i genitori, gli amici e i vicini?


Dipende tutto dalle abilità, non dall'età.


Segnali di avvertimento chiave che potrebbe essere il momento di smettere di guidare includono perdersi, non rispettare i segnali stradali, reagire lentamente alle emergenze, giudicare male [distanze e situazioni], o dimenticare di usare semplici strategie di sicurezza, come controllare gli angoli ciechi.


La vista, la cognizione e la capacità fisica di gestire i controlli sul veicolo sono le funzioni fondamentali che dobbiamo avere, giovani o vecchi, per guidare in modo sicuro ed efficiente.

  • La vista è riconosciuta come la più importante fonte di informazioni che usiamo durante la navigazione e l'elaborazione di giudizi. Essere abbagliati dal sole di giorno, come è stato riferito per l'incidente del Principe Filippo, o dai fari notturni, sfregare [il fianco dell'auto] su oggetti laterali o frenare improvvisamente potrebbero essere segnali che qualcosa sta compromettendo la nostra capacità di percepire con precisione i pericoli della strada. Controlli della vista regolari sono importanti per assicurare che manteniamo una visione ottimale per la guida.
  • La cognizione è essenziale per elaborare tutte le informazioni che riceviamo, ignorare le distrazioni, ricordare il percorso, rispondere ai segnali del traffico e prendere buone decisioni. Farmaci e patologie come apnea notturna, morbo di Parkinson o demenza possono impedirci di pensare e rispondere abbastanza bene da mantenere noi stessi o gli altri al sicuro durante la guida. Farsi fare una buona valutazione dal proprio medico può aiutare a minimizzare questi rischi e segnalare le situazioni.
  • Le capacità fisiche come ruotare il volante, flessibilità del collo e rilevare i punti corretti dei pedali sono importanti per il funzionamento regolare del veicolo. Molte delle stesse condizioni associate alle cadute sono legate anche agli incidenti automobilistici.

 

Possibili soluzioni

Le persone possono fare brevi autovalutazioni per farsi un'idea di come stanno andando, o chiedere a un individuo fidato di valutare la propria guida usando uno strumento convalidato dei test su strada, e discutere i risultati.


Uno specialista di riabilitazione della guida può essere utile nell'individuare aree problematiche, strategie di apprendimento per migliorare e ristabilire le abilità di guida arrugginite o perse.


Può essere allettante acquistare un nuovo veicolo con caratteristiche di sicurezza più recenti, come i sensori di collisione, ma queste non sostituiscono le abilità del guidatore. E, a volte cambiare auto può anche creare una leggera confusione in un conducente abituato a un determinato veicolo.

 

"Mamma, posso portare via le chiavi?"

Portare via le chiavi della macchina potrebbe essere evitato con discussioni tempestive sulla sicurezza e sulla cognizione.


I figli adulti spesso vogliono proteggere i loro genitori se notano un deterioramento. È importante comunicare in modo aperto e rispettoso, per stabilire che il mantenimento della mobilità e la ricerca di mezzi di trasporto alternativi sono la chiave per ritirarsi dalla guida. Queste discussioni dovrebbero verificarsi molto prima che si verifichi una crisi.


Essere disposti e capaci di smettere di guidare richiede un piano di mobilità realistico. Le risorse di trasporto nazionali e locali possono aiutare le persone a spostarsi senza guidare, ma è necessario uno sforzo per abituarsi a pianificare le attività con largo anticipo. Potrebbero essere necessarie nuove competenze, come imparare ad usare i servizi di guida come Uber o Lyft o, un giorno, a gestire un veicolo autonomo.


Fino ad allora, seguire le strategie di sicurezza di guida di base e mantenersi il più possibile in forma mentalmente e fisicamente è il modo migliore per continuare a guidare a lungo.

 

 

 


Fonte: Alice Pomidor, prof.ssa di Geriatria alla Florida State University

Pubblicato su The Conversation (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.