Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Che vantaggio ha l'assistenza di sollievo per chi ha l'Alzheimer e per chi se ne prende cura?

Le principali sfide elencate dai caregiver (l'85% di tutto l'aiuto dato agli anziani americani da parte di un familiare) sono l'alto stress emotivo e la depressione.


L'aiuto di sollievo dà una pausa sia per il caregiver che per la persona con Alzheimer.


L'assistenza di sollievo può aver luogo nella casa del caregiver, in un centro diurno (come i Centri Sollievo fondati dall'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X), in una struttura residenziale per l'assistenza notturna e/o nel fine settimana, in alcune strutture di vita assistita e di cura e nei siti di emergenza di sollievo.


La ricerca ha dimostrato che i caregiver di chi soffre di demenza o di Alzheimer, che usano il centro sollievo, sperimentano livelli inferiori di stress correlato all'assistenza e un benessere psicologico migliore rispetto a un gruppo di controllo che non usufruisce di questo servizio. Queste differenze si riscontrano negli utenti sia a breve (3 mesi) che a lungo termine (12 mesi).


L'assistenza di sollievo consente ai propri cari di evitare l'istituzionalizzazione per un periodo di tempo più lungo e ha una miriade di altri benefici:

  • può ridurre il rischio di abuso e abbandono;
  • migliora le capacità di farcela della famiglia e aumenta la sensazione di benessere;
  • permette alle famiglie di rimanere coinvolte nelle loro comunità, aiutandole a identificare e stabilire sistemi di supporto aggiuntivi;
  • aumenta le opportunità di attività sociali e di interazioni familiari;
  • migliora gli atteggiamenti nei confronti della persona con esigenze o circostanze particolari;
  • rafforza la capacità della famiglia di prendersi cura del proprio caro a casa;
  • risparmia fondi pubblici, riducendo i collocamenti residenziali, ospedalieri e altri costosi fuori casa.

È importante identificare la quantità specifica di tempo di sollievo di cui ha bisogno il caregiver, ad esempio tre ore alla settimana o un intero fine settimana.


Quindi vedi i bisogni della persona colpita. Il caregiver vuole assistenza di sollievo per il suo caro semplicemente per compagnia? O il caregiver ha bisogno di servizi di assistenza prolungati come la pulizia leggera di casa, la cura della persona, il passaggio a una sedia a rotelle o una terapia? Il caregiver desidera che un operatore sanitario professionista stia a casa con la persona interessata, o il caregiver desidera utilizzare un centro di sollievo locale esterno perché la persona possa frequentarlo?


Una volta che viene delineato lo schema dei bisogni, il caregiver può coinvolgere amici e familiari per l'assistenza di sollievo o contattare le agenzie locali specializzate nella cura di sollievo.


Il viaggio del morbo di Alzheimer è lungo e arduo per il caregiver. La cura di sollievo può ri-energizzarlo mentre offre alla persona colpita una migliore qualità della vita.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)