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Primi segnali sorprendenti dell'Alzheimer



Il paziente medio di Alzheimer non è quello di 'Still Alice', l'esperta linguistica attorno ai 50 anni del film premio Oscar, che affronta una diagnosi devastante di Alzheimer ad esordio precoce.


Secondo George Perry PhD, professore dell'Università del Texas di San Antonio e redattore-capo del Journal of Alzheimer's Disease, il paziente medio di Alzheimer è vicino agli 80 anni, e la sua malattia insorge più lentamente rispetto a quanto raffigurato in quel film.


Eppure ci sono alcune persone che contraggono l'Alzheimer ad insorgenza precoce; negli Stati Uniti, circa 200.000 persone ce l'hanno. Come si può dire se si è una di loro? Ci possono essere sintomi sorprendenti che avvertono del suo sviluppo, e non hanno necessariamente a che fare con la memoria.

 

1. Rubare o violare la legge in altro modo

Qualsiasi cambiamento comportamentale quando le persone invecchiano è preoccupante, dice il dottor Perry. Ma questo è spesso un segno di demenza frontotemporale (FTD), un altro disturbo cerebrale progressivamente dannoso legato all'età, che colpisce di solito dai 45 ai 65 anni. La funzione esecutiva delle persone (la loro capacità di prendere decisioni) può essere influenzata dalla malattia, una possibile spiegazione al motivo per cui diventano incapaci di discernere il bene dal male.

 

2. Cadere di frequente

Uno studio condotto su 125 anziani ha chiesto ai soggetti di tenere traccia di quante volte, in otto mesi, cadevano o inciampavano. Quando i ricercatori hanno esaminato le scansioni del cervello di coloro che erano caduti più di frequente, hanno visto una correlazione tra cadute e Alzheimer ad esordio precoce. Se tu o un tuo caro cadete spesso, informa il medico, perché può indicare un problema cognitivo.

 

3. Dimenticare la funzione degli oggetti

Non riesci a ricordare dove hai messo le chiavi? Di solito non è un problema. Ma, dice il Dr. Perry, se non riesci a ricordare cos'è una chiave, o dove dovrebbero andare i piatti sporchi, allora potresti essere di fronte ai primi segni di Alzheimer o di demenza.

 

4. Mangiare cose improprie

Alla comparsa dell'Alzheimer, i pazienti tendono a mangiare di più, circa 500 calorie in più al giorno, rispetto ai loro coetanei. Eppure tendono a perdere peso. "Possiamo solo immaginare che il cambiamento sia metabolico", afferma il Dr Perry.

Alcune persone mangiano oggetti inanimati prima della diagnosi, anche se i ricercatori non sanno perché. Ma dal momento che l'Alzheimer e la demenza influenzano la memoria del cervello, può essere che il loro cervello riceva segnali di fame, ma non riesce a discernere come reagire ad essi. E' stato segnalato che alcuni pazienti hanno mangiato carta o altri oggetti non commestibili.

 

5. Incapacità di riconoscere il sarcasmo

"Era una battuta sarcastica". Lo diciamo con frequenza, perché siamo in grado di dire quando qualcuno sta usando il dispositivo del sarcasmo dell'uomo saggio. Ma se non riesci a riconoscerlo, o lo prendi molto alla lettera e sul serio, può essere un segno di atrofia nel cervello. (A tutti capita di non capirlo talvolta, è naturale, ma se "non lo capisci" costantemente, potrebbe essere un problema).

Uno studio condotto da Katherine Rankin PhD, della University of California / San Francisco ha scoperto che i malati di Alzheimer e quelli con demenza frontotemporale sono tra coloro che non riescono a riconoscere il sarcasmo negli incontri faccia a faccia. In queste malattie, secondo il dottor Perry, è influenzato l'ippocampo posteriore del cervello, il luogo dove è immagazzinata la memoria a breve termine, e dove si elaborano le cose come il sarcasmo.

 

6. Depressione

Se qualcuno non ha mai sofferto di depressione clinica nel corso della vita, ma la sviluppa più tardi (dopo i 50 anni), potrebbe essere un segno precoce di  Alzheimer. Questo non significa che se ricevi la diagnosi di depressione in età avanzata avrai certamente l'Alzheimer o un altro declino cognitivo, ma aumenta la possibilità di contrarlo.

Uno studio ha dimostrato che le persone che hanno sofferto di depressione dopo i 50 anni avevano una probabilità tre volte maggiore di sviluppare una malattia correlata all'Alzheimer (la demenza vascolare) rispetto agli altri.

Se sei depresso, fatti curare il più presto possibile perché alcuni ricercatori ipotizzano che gli ormoni rilasciati nel cervello depresso possono danneggiarne alcune zone, portando allo sviluppo dell'Alzheimer o di un'altra forma di demenza.

 

7. Fissare nel vuoto

L'Alzheimer è un cambiamento nel funzionamento cognitivo ed esecutivo nel cervello, il che implica che è compromessa la capacità di ricordare fatti, ricordi e informazioni, come pure la capacità di prendere decisioni. In sostanza, il cervello diventa sfocato, dice il dottor Perry. Quindi fissare in modo distaccato può essere un segno precoce dei cosiddetti "grovigli" nel cervello.

 

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Questi sintomi possono segnalare l'Alzheimer, ma possono essere i segni di altre condizioni sottostanti. Il dottor Perry dice che un neurologo esperto può facilmente diagnosticare l'Alzheimer o altre forme di demenza. Consulta il medico se hai segnali preoccupanti in modo da poter iniziare il trattamento.


Può darsi che questi sintomi siano un segno di qualcos'altro. Ma condividerli con un medico è la cosa migliore che puoi fare.

 

 

 


Fonte: Andrea Atkins su GrandParents.com (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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