Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Funghi rilevati nel cervello suscitano domande sull'Alzheimer

Sono state scoperte tracce di funghi nel cervello di malati di Alzheimer, secondo dei ricercatori che hanno rilanciato la domanda: la malattia può essere causata da un microbo infettivo?


Non c'è alcuna prova conclusiva, ma se la risposta alla fine risultasse 'sì', significherebbe che l'Alzheimer (AD) può essere affrontato con un trattamento antimicotico; questo è quanto riferito da un team spagnolo sulla rivista Scientific Reports.


"La possibilità che l'AD sia una malattia fungina, o che l'infezione fungina sia un fattore di rischio per la malattia, apre nuove prospettive per una terapia efficace per questi pazienti", hanno scritto. Il team di cinque membri ha trovato cellule e altro materiale da 'varie specie fungine' nel tessuto cerebrale e nei vasi sanguigni di tutti gli 11 malati di Alzheimer deceduti analizzati, ma non nei 10 controlli senza Alzheimer.


I risultati sono stati pubblicati appena un mese dopo che degli scienziati hanno riferito sulla rivista sorella Nature di un rischio di trasmissione chirurgica accidentale di 'semi' di Alzheimer da una persona all'altra. [ndt: questo studio è stato contestato da molti nella comunità scientifica, a causa della pochezza e dell'interpretazione azzardata dei dati; per questo motivo non è stato citato da questo sito].


L'Alzheimer è la forma più comune di demenza, che secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità colpisce quasi 50 milioni di persone in tutto il mondo, con circa 7,7 milioni di nuovi casi all'anno. La vecchiaia è il fattore di rischio principale, e non esiste una terapia per fermare o invertirne i sintomi, che comprendono la perdita di memoria e il disorientamento, così come l'ansia e il comportamento aggressivo.


Alcuni ricercatori hanno suggerito che l'AD può essere una malattia infettiva o, almeno, che l'infezione con alcuni microbi può aumentare il rischio di Alzheimer. Materiale genetico da virus e batteri era stato trovato in precedenza nel cervello di malati di Alzheimer, e i virus che causano l'herpes e la polmonite sono stati suggeriti come potenziali 'agenti' di AD, secondo gli autori dello studio.

 

"Ipotesi"

Il principale sospettato dell'AD fino ad oggi sono le 'placche' cerebrali causate da un accumulo di proteine adesive, ma gli studi con farmaci che le puntavano hanno ottenuto risultati deludenti.


Il nuovo studio aggiunge un'altra possibile causa alla lista delle ipotesi. Sono state trovate tracce di varie specie fungine, ha detto il team, fatto che "potrebbe spiegare la diversità osservata nell'evoluzione e nella gravità dei sintomi clinici di ogni paziente di AD".


Una causa fungina si adatterebbe bene alle caratteristiche dell'AD, hanno aggiunto i ricercatori, compresa la progressione lenta della malattia e l'infiammazione, che è una risposta immunitaria ad agenti infettivi quali i funghi.


I ricercatori hanno sottolineano, tuttavia, che l'infezione fungina può essere il risultato, non la causa, dell'AD. I malati di Alzheimer possono avere una risposta immunitaria più debole, o cambiamenti nella dieta o nell'igiene, che potrebbero lasciarli più esposti.


"E' evidente che sono necessarie sperimentazioni cliniche per stabilire un effetto causale delle infezioni fungine in AD", ha scritto il team. "Ci sono attualmente una serie di composti antifungini altamente efficaci e con poca tossicità. E' necessario uno sforzo combinato da parte dell'industria farmaceutica e dei medici per progettare studi clinici per testare la possibilità che l'AD sia causata da infezioni fungine".


Esperti esterni hanno convenuto che deve essere fatto un ulteriore studio per confermare o confutare la teoria del fungo. Così come sono, i risultati sono 'solo ipotesi', ha detto all'AFP l'esperto francese di malattie neurodegenerative Sylvain Lehmann.


"Questo lavoro non ci permette di concludere da che tali infezioni (fungine) causino o aumentino il rischio di malattia", ha aggiunto Laura Phipps di Alzheimer's Research UK.

 

 

 


Fonte: Mariette Le Roux/AFP in Yahoo News (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Diana Pisa, Ruth Alonso, Alberto Rábano, Izaskun Rodal & Luis Carrasco. Different Brain Regions are Infected with Fungi in Alzheimer’s Disease. Scientific Reports 5, Article number: 15015 (2015). doi:10.1038/srep15015

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.