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Ricercatore dice: 'Diventa vegano per ridurre il rischio di Alzheimer'

Ricercatore dice: 'Diventa vegano per ridurre il rischio di Alzheimer'Quando si tratta di Alzheimer, mangiare un po' di carne e formaggio è come aggiungere proiettili nel tamburo di una pistola per fare la roulette russa, secondo un ricercatore clinico e attivista della salute che ha parlato ieri, Mercoledì 5 Agosto all'Istituto Aspen.


Il dottor Neal Barnard ha detto che le persone che vogliono ridurre drasticamente il rischio di Alzheimer devono diventare vegani.


Una dieta a base vegetale, senza prodotti animali, è la pietra angolare delle sette linee guida elaborate da Barnard e da altri ricercatori internazionali nel 2013, per ridurre il rischio di Alzheimer.


"Il tempo di farlo è il momento che ne senti parlare", ha detto Barnard. "Quindi il tempo è ora. Questa è la linea di fondo".


A 85 anni, quasi la metà degli americani avrà l'Alzheimer, ha detto. La ricerca negli ultimi 20 anni dimostra uno stretto legame tra Alzheimer e consumo di grassi saturi presenti nella carne e nei latticini e di grassi trans presenti negli snack e nei cibi fritti, secondo Barnard.


Il «Chicago Health and Aging Project» ha iniziato a osservare le diete delle persone nel 1993, e un decennio più tardi, ha pubblicato i risultati che mostrano che le persone che avevano mangiato più grassi saturi e trans hanno avuto una probabilità da 2 a 3,5 volte maggiore di avere l'Alzheimer, rispetto a quelli che hanno consumato una quantità minima di grassi saturi e trans, secondo Barnard.


Lo studio ha indicato che gli alimenti che fanno bene al cuore fanno bene alla testa. "Anche solo quelle scoperte iniziali suggerivano che è proprio come la dieta per un cuore sano", ha detto Barnard. "Le cose che aumentano il colesterolo e sono dannose per il cuore - in altre parole, i grassi saturi e quelli trans - sembrano guidare anche l'Alzheimer".


Il gigante di assistenza sanitaria Kaiser Permanente ha studiato se il colesterolo fa male al cervello. "Essi hanno scoperto che se si ha un colesterolo alto, il rischio di ammalarsi di Alzheimer era molto più grande", ha detto Barnard. Egli ritiene che la ricerca abbia detto in modo inconfutabile che il 92 per cento degli americani con una dieta a base di carne sono in cerca di guai. "Se si segue una dieta tipica americana a base di carne, è molto alta la probabilità di avere malattie cardiache ora e l'Alzheimer più tardi", ha detto Barnard.


Il tipico americano mostra segni di malattie cardiache già da adolescente, ha aggiunto. Il passaggio a una dieta priva di prodotti animali si rivelerà utile a qualsiasi età, anche se c'è "sicuramente un punto" in cui la perdita di memoria associata all'Alzheimer non può più essere invertita, ha detto. "Non vivrai per sempre [diventando vegano], ma avrai nuova linfa nel tuo corpo mentre sei qui", ha detto Barnard.


Barnard è professore aggiunto associato di medicina alla School of Medicine della George Washington University di Washington/DC, e Presidente del Physicians Committee for Responsible Medicine. Le linee guida che ha contribuito a creare non dicono di evitare completamente alimenti specifici.


Diversi studi mostrano anche che includere alcuni cibi può ridurre il rischio di Alzheimer. "Le persone che hanno preso molta vitamina E nella dieta hanno una riduzione del 50 per cento del rischio di Alzheimer", ha detto Barnard. La vitamina E dovrebbe provenire da alimenti come noci, verdure a foglia verde e cereali integrali, piuttosto che da integratori, secondo le linee guida.


Anche un giusto esercizio fisico è utile, ha detto Barnard, ma non può prendere il posto di una dieta adeguata.

 

 

 


Fonte: Scott Condon in The Aspen Times (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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