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10 consigli per comunicare con un paziente di Alzheimer

Non discutere con loro. Non ti porta da nessuna parte ...... di Carole Larkin

Mai percepito che il tuo amato ti stia ignorando o che semplicemente non riuscivi a raggiungerlo? Prova alcuni di questi suggerimenti per vedere se sono di aiuto. Suggerimenti per la comunicazione con dei pazienti di Alzheimer in una fase intermedia (o successivi).

  1. Stai in contatto visivo, sempre. Avvicinali sempre faccia a faccia e stabilisci un contatto visivo. Chiamali per nome, se è necessario. E' fondamentale che ti vedano veramente e che la loro attenzione sia focalizzata su di te. Leggi i loro occhi. Avvicinati da davanti perchè avvicinarsi e parlare di lato o da dietro potrebbe spaventarli.
  2. Mettiti al loro livello. Muovere la testa per essere al loro stesso livello. Piega le ginocchia o siediti per raggiungere il loro livello. Non stare in piedi o sopra di loro - è intimidatorio e possono spaventarsi. Non possono concentrarsi su di te e su cosa stai dicendo se sono concentrati sulla loro paura.
  3. Dì loro che cosa hai intenzione di fare prima di farlo. In particolare, se hai intenzione di toccarli. Hanno bisogno di sapere quello che sta per succedere prima, in modo che non pensano che li stai aggredendo.
  4. Parla con calma. Parlare sempre in modo tranquillo con un tono ottimistico della voce, anche se non sei dell'umore giusto. Se sembri arrabbiato o agitato, rifletteranno indietro questa sensazione a te e agli altri.
  5. Parla lentamente, a metà della velocità normale quando parli con loro. Fai un respiro tra ogni frase. Non possono elaborare le parole alla velocità delle persone non malate. Dai loro la possibilità di capire le tue parole.
  6. Parla con frasi brevi, dirette, con una sola idea per frase. Di solito possono concentrarsi su una sola idea per volta.
  7. Chiedi una sola domanda alla volta. Lasciali rispondere prima di chiederne un'altra. Puoi chiedere chi, cosa, dove e quando, ma non perché. Il perché è troppo complicato. Cercheranno di rispondere, non ci riusciranno e diventeranno frustrati.
  8. Non dire "ricordi". Molte volte non saranno in grado di farlo, e in questo modo stai indicando loro il loro problema. Questo è un insulto, e può causare rabbia e/o imbarazzo.
  9. Girare i negativi in positivi. Ad esempio, dire "Andiamo qui" invece di "Non andare lì". Sii comprensivo e non parlare loro come se fossero bambini. Rispetta il fatto che sono adulti, e trattali come tali.
  10. Non discutere con loro. Non ti porta da nessuna parte. Invece, convalida i loro sentimenti, dicendo: "Vedo che sei arrabbiato (triste, sconvolta, ecc ...)." Permette loro di sapere che non sono soli e quindi reindirizzarli verso un altro pensiero. Per esempio: "Sembra che ti manchi tua madre (marito, padre, ecc ...). Li ami molto, non è vero? Raccontami del tempo ..." (Poi chiedere una delle loro storie preferite su quella persona).

Alzheimer's Reading Room, 6 settembre 2010

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