Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Terapia del canto è musica per le orecchie di chi soffre

Elderly choirHamilton choirMolte ricerche precedenti hanno dimostrato che le terapie con la musica e il canto possono aiutare nei sintomi comportamentali della demenza, coinvolgendo le persone con demenza e in generale migliorandone la felicità e la qualità di vita.

Anche quando molti ricordi sono difficili da recuperare, la musica è particolarmente facile da ricordare. Quando altre abilità sono gravemente menomate dalla demenza, molte persone possono ancora provare il piacere di cantare, ballare e ascoltare musica.


Uno studio in una casa di riposo ha scoperto che il "caregiving terapeutico con la musica", dove i caregivers cantano alle, o con le, persone affette da demenza, fa la differenza per le persone con demenza o "che si trovano in una realtà diversa" o "sono presenti". Si è accertato inoltre che la musica, in alcuni casi, migliora la memoria nelle persone con demenza, e la memoria della musica e dei testi è preservata meglio di quella di altre forme di input.


La Società di Alzheimer sta capitalizzando su questo concetto con i suoi servizi Cantare per la Mente, che sono progettati per aiutare sia le persone con demenza che i loro caregivers e le famiglie. Il servizio ha avuto un tale successo che l'organizzazione ha appena lanciato un nuovo gruppo a Cardiff. I gruppi sono progettati per essere divertenti e stimolanti e per accogliere l'interazione sociale per le persone nelle fasi da lievi a moderate di demenza e ai loro carers. Le sessioni di un'ora si svolgono nel Padiglione della Chiesa di St Alban a Splott ogni Mercoledì dalle 11 alle 12 e sono seguite da un momento di socializzazione di fronte a una tazza di tè e caffè.


Celia Webb, cantante con voce naturale, e la terapeuta musicale Maxine Bennett, guidano il gruppo cha esegue canzoni da una grande varietà di generi musicali. Oltre a eseguire i motivi familiari preferiti, i partecipanti imparano anche nuove canzoni, altri possono aggiungersi e usare i testi e gli strumenti a percussione disponibili.


Dawn John, responsabile locale dell'Alzheimer's Society di Cardiff & the Vale, ha detto: "Le persone con demenza che hanno difficoltà linguistiche e di comunicazione potrebbero scoprire che canzoni conosciute possono evocare ricordi verbali ed emozionali. "Cantare per la Mente" si basa sulla memoria per la canzone e la musica conservata, che è spesso l'ultima parte del cervello ad essere colpita dalla demenza. Anche quando i ricordi sono difficili da recuperare, la musica spesso può ancora essere ricordata". Karen Collins, collaboratrice dell'Alzheimer's Society che assiste e fornisce il supporto alla demenza, ha dichiarato: "La gioia di Cantare per la Mente è che chiunque può partecipare ed è meraviglioso essere parte dell'esperienza. Il canto è per puro piacere e ci si può perdere dentro".


Non è necessaria nessuna esperienza musicale precedente e le inibizioni sono spesso perse dopo le prime canzoni. Olimpia Rodriguez assiste con la madre di 87 anni, Blanche. Dopo solo due sessioni di "Cantare per la Mente" ha notato dei cambiamenti significativi nella madre. Ha detto: "La risata è contagiosa e mia madre ha cominciato a ridere con entusiasmo ancora una volta. Cantare le ha riportato alla memoria i bei tempi che ha trascorso con il marito. La sua frustrazione per dimenticare sta diminuendo e sta parlando con entusiasmo della sua esperienza delle sessioni di canto alla famiglia".


Oltre al supporto sociale e dai pari ottenuto dagli altri con demenza, un operatore di supporto alla demenza è presente a ciascuna delle riunioni del gruppo, per offrire informazioni e supporto continuo. C'è un costo di £ 2.50 [3,10 € al cambio odierno] a persona e sessione per coprire i costi. Le sessioni sono rieservate alle persone con demenza accompagante dal rispettivo caregiver.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Pubblicato da Julia McWatt/Western Mail in WalesOnLine il 5 Novembre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

I tuoi ricordi sono governati da timer nascosti nel tuo cervello

10.12.2025 | Ricerche

Uno dei compiti più essenziali del cervello è decidere quali esperienze immagazzinare co...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)