Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'Alzheimer e il diavolo chiamato 'diniego'

denial editdenial editL'Alzheimer è, prima di tutto, una malattia insidiosa.

I suoi sintomi spesso iniziano in modo così impercettibile e progrediscono così lentamente che è facile per amici e persone care negarli, finché un giorno c'è un 'incidente qualificante'; un incidente così strano che nemmeno il coniuge, il figlio o un altro caro possono ignorarlo o spiegarlo.

Diversi 'incidenti qualificanti' sono stati raccontati in dettaglio. Alcune persone si perdono guidando verso casa e finiscono disorientati a molti chilometri di distanza. Alcuni lasciano la casa in pigiama, e alcuni non riescono a riconoscere un amico o un familiare. Questi sono solo alcuni delle centinaia di esempi.


Eppure la malattia inizia in genere con cose di poco o nessun significato. Non essere in grado di trovare una parola comune. Confondere il nome di qualcuno. Dimenticare di spegnere la stufa. Cose che noi tutti facciamo talvolta. Ma per la persona appena entrata nei confini dell'Alzheimer, queste cose possono iniziare ad accadere sempre più spesso. Possono passare anni tra la prima confusione occasionale e l' 'incidente qualificante'. E durante questi anni, la persona può infastidire o addirittura far arrabbiare amici e familiari arrivando in ritardo, dimenticando gli appuntamenti importanti, essendo irascibile, non essendo in grado di svolgere attività di routine e presentare una varietà di altri comportamenti problematici.


Con il loro lento deterioramento del cervello, le persone che sviluppano l'Alzheimer si sforzano di adeguarsi e di continuare a funzionare. Questo da solo richiede un estremo sforzo mentale, che spesso conduce alla rabbia e all'agitazione. Durante questo periodo i pazienti di solito negano a se stessi, capendo che qualcosa che non va e cercando di capire in ogni modo possibile se tutto questo non coinvolga le parole 'Alzheimer' o 'demenza'.


Era ovvio per me che la mia anima gemella rumena, Ed, era preoccupato riguardo alla possibilità di avere l'Alzheimer. Usava l'umorismo come un meccanismo di coping [di convivenza con la malattia]. Concludeva ogni visita medica pronunciando ad alta voce "Almeno non è Alzheimer!". Poi rideva di cuore.


La mia negazione dei sintomi di Ed era particolarmente forte. Lavoravo duramente per trovare spiegazioni per ciascuno dei suoi sintomi. Quando ha più volte confuso il nome della banca con il nome del negozio di alimentari ho pensato che fosse solo un segno normale di invecchiamento. Quando non poteva pagare le bollette correttamente pensavo che aveva bevuto troppo quella sera. Quando si dimenticò completamente di una conversazione telefonica che avevamo appena avuto, onestamente non potevo trovare una giustificazione logica, così ho spinto il fatto verso il retro della mia mente e l'ho dimenticato presto. Ci sono stati molti eventi che ho ignorato per anni.


Poi, quando i suoi sintomi si fecero più gravi, ho trovato ancora delle scuse per lui. Quando si è perso guidando verso la stazione di benzina all'angolo, ho pensato che fosse confuso solo temporaneamente. Anche quando fu trovato a guidare sul lato sbagliato della strada una notte, ho deciso che era successo solo perché stava guidando di notte, una cosa che il suo medico ha detto che non deve fare a causa della mancanza di vista.


Ma la 'incidente qualificante' alla fine è arrivato. Stavo parlando con lui una sera al telefono e lui mi ha detto che non riusciva a trovare le forbici. Gli ho detto di andare a vedere in cucina, il luogo dove le teneva. Sono rimasta scioccata e spaventata dalla sua risposta: "Cucina?" ha chiesto. "Cos'è una cucina? Non ho una cucina". Il mio cuore ha cominciato a battere più velocemente e le mani mi tremavano cercando di rinfrescargli la memoria, ma ha funzionato. Dopo un lungo silenzio disse: "Oh, quanto sono sciocco. Ho una cucina, ma ci sono solo vestiti e scarpe". Considerando questo e tutti gli altri segni di demenza che aveva esibito, alla fine ho dovuto affrontare la dura verità: Ed aveva la demenza. E il mio cuore si spezzò quando l'ho capito. Ci sono poche, se ce ne sono, cose nella vita più dolorose e agghiaccianti che capire che il tuo compagno ha l'Alzheimer.


Ma le persone che notano segni coerenti di confusione e di oblio in una persona cara non dovrebbero aspettare l' 'incidente qualificante'. Una cosa da fare subito è rivedere i 10 segni di demenza dell'Alzheimer's Association e chiedetersi se la persona ne sta mostrando uno o più di essi:

1. Perdita di memoria che sconvolge la vita quotidiana
2. Sfide nella pianificazione o a risolvere problemi
3. Difficoltà a completare compiti familiari a casa, al lavoro e nel tempo libero
4. Confusione con tempi o luoghi
5. Difficoltà a capire immagini visive e le relazioni spaziali
6. Nuovi problemi con le parole nel parlare o scrivere
7. Perdere cose e impossibilità di ripercorrere i passaggi
8. Giudizio diminuito o carente
9. Ritiro dal lavoro o dalle attività sociali
10. Cambiamenti di umore e personalità


Questo sito web ha ulteriori informazioni su ciascuna di queste voci e spiega come differiscono dalle cose fatte da 'persone normali' di tanto in tanto. E' facile ignorare questi segni o non riescire a unire i puntini, ma quando una persona cara li evidenzia è essenziale scavare in profondità nella tua anima e trovare la forza emotiva per chiedere una valutazione medica il più presto possibile. La diagnosi precoce dà al paziente il tempo di prepararsi per il futuro e consente di prescrivere farmaci appropriati, che di solito funzionano meglio se iniziano presto. Inoltre, permette al paziente di partecipare a una pianificazione di lungo respiro.


Aiuta anche te e i tuoi amici e familiari ad adattarsi alla condizione della persona, piuttosto che diventare arrabbiati per le loro azioni inusuali e i possibili cambiamenti negativi di personalità. Permetterà a tutti di essere più comprensivi e compassionevoli. Nessuno vuole essere valutato, o avere una persona cara valutata per l'Alzheimer, ma a volte deve essere fatto - e il più presto possibile.

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Marie MarleyScritto da Marie Marley autrice di "Come Back Early Today: A Memoir of Love, Alzheimer's and Joy"

Pubblicato in The Huffington Post il 20 Giugno 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.