Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La famiglia potrebbe rilevare la demenza prima

vecchio, anziano, maturo, confuso, demenza, Alzheimer, generico, 4x3"Come stai?" chiede il medico a un paziente con demenza in sviluppo. Il paziente risponde che sta bene. Basta così?

No, non basta, secondo il Dr. Laurel Coleman, medico geriatra al Maine Medical Center. "Molto spesso sento 'Il medico chiede solo a mia mamma come sta. Lei dice che va bene e è finita lì' ", ha detto Coleman. "Questa non è cura primaria competente o consapevole della demenza".


Il Dr. Coleman fa parte di un comitato consultivo federale che affronta la questione della cura della demenza. Coleman e alcuni specialisti stanno spingendo per far si che il primo Piano nazionale di Alzheimer aiuti a superare la barriera verso una diagnosi precoce, sollecitando quella che viene chiamata competenza/consapevolezza di demenza nelle cure primarie: più ricerca di segnali di avviso e controlli regolari sulla salute fisica e mentale dei caregiver.


La demenza può irrompere nella famiglie. Le sue vittime sono molto abili a coprire le deficenze nella fase iniziale, e i coniugi a volte sono lì per compensare. Anche i medici troppo spesso sono ingannati. Le segnalazioni della famiglia dovrebbero essere obbligatorie, dice Coleman. E' l'unico modo per sapere se la persona sta realmente mangiando e prendendo le medicine, come lei sostiene, e non sta dimenticando di spegnere la stufa.


Si stima che più di 5 milioni di americani hanno l'Alzheimer o forme simili di demenza, anche se almeno la metà non può essere formalmente diagnosticata. Con il rapido invecchiamento della popolazione, diventeranno 16 milioni entro il 2050.


Alexis McKenzie, che dirige una struttura di assistenza per Alzheimer a Washington, ci dice che la madre aveva demenza di grado lieve. Lei chiamava a casa per controllare la madre, e le cose sembravano a posto, perché suo padre era lì. Ma qundo è stato interrotto il servizio telefonico dei suoi genitori, Alexis si è recata da loro scoprendo che anche il papà caregiver era in difficoltà, aveva spedito l'assegno sbagliato e si era dimenticato di buttare via il cibo [andato a male]. La McKenzie dice che suo padre ha rifiutato qualsiasi tipo di aiuto per assistere la moglie, e la coppia ha fatto fronte comune così bene che anche il loro medico curante non aveva capito che le loro risposte concordate durante i normali check-up semplicemente non erano vere. "E' quasi come se stessero condividendo il cervello. Ecco come passano il giorno", dice McKenzie.


"Succede sempre negli studi medici", dice Beth Kallmyer, vicepresidente dei servizi costituenti dell'Associazione Alzheimer. Ecco perché è fondamentale che i familiari facciano parte del processo di analisi, di individuazione. Il cervello malato potrebbe non essere in grado di recuperare un ricordo recente, ma quelli di lungo termine restano, spiega. Quindi una descrizione complessa, come per esempio la preparazione della cena di ieri sera, può sembrare vera perché era una cena vera e propria, solo che non era ieri sera.


E una coppia sposata da lungo tempo, nella routine familiare e per i vicini, può sembrare molto più normale di quello che realmente è, fino a quando qualcosa sconvolge questo equilibrio (come l'ammalarsi del coniuge caregiver), aggiunge il dottor Gary Kennedy, capo della psichiatria geriatrica al New York Montefiore Medical Center.


Come girare attorno all'enigma della demenza nascosta?

(.) La nuova visita annuale del benessere di Medicare paga lo screening cognitivo, semplici test che segnalano chi deve essere inviato per esami più profondi del cervello.

(.) I consiglieri governativi per l'Alzheimer vogliono che i medici guidino le famiglie verso la pianificazione della cura avanzata e la diagnosi precoce, così che i pazienti possano decidere come essere curati mentre sono ancora in grado di prendere tali decisioni.


Kennedy dice che tali passi sono importanti, perché la demenza che avanza lascia le persone così inconsapevoli dei loro bisogni che possono prendere l'indicazione della famiglia o del medico "come un affronto." Chiede sempre ai nuovi pazienti di aggiornare i famigliari, o di invitarli in studio dalla sala d'attesa, come un modo di iniziare la conversazione.


La McKenzie dice che suo padre non avrebbe mai discusso sul nominare un delegato di assistenza sanitaria ed i suoi genitori erano furiosi per le preoccupazioni che lei aveva espresso al medico. Doveva pensare ai modi non conflittuali per farsi invitare di nuovo durante le loro visite mediche: "Io vi accompagno in macchina, e allora perché non prendere appunti nel caso in cui avete delle domande più tardi?". Si è scoperto che il padre di McKenzie aveva un tumore benigno del cervello che causava i sintomi propri della demenza progressiva, e ha iniziato a diventare evidente con lo scambio [di assegni] del telefono, il cibo non refrigerato ed in seguito con le delusioni. Alla fine ha dovuto andare in tribunale per ottenere per i suoi genitori le cure di cui avevano bisogno in una struttura di vita assistita vicino alla loro città natale.

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

 

 


Pubblicato in CBS News il 6 febbraio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari. - Foto Credit: iStockphoto

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X.
I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare a informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)