Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Domenico Praticò: Come superare l'ansia per la visita di una persona cara con demenza

È comune provare ansia o preoccupazione quando si va a trovare una persona cara affetta da demenza, ma ricordiamoci che la nostra visita può essere fonte di grande conforto e avere effetti positivi per tale persona, indipendentemente dalla fase della malattia in cui si trova.

serious elderly woman her daughter talking holding hands Image by katemangostar on Freepik

Tale ansia può derivare dal fatto che solo di recente siamo venuti a conoscenza che a un amico è stato diagnosticato il morbo di Alzheimer (MA) ma non sappiamo come contattarlo, anche perché non lo vediamo da molto tempo. A volte ci chiediamo se, vista la diagnosi, la nostra visita sia opportuna. Altre volte siamo preoccupati perché pensiamo che non ci possa riconoscere nel caso la malattia sia in uno stadio avanzato. Oppure ci stressa l'idea che vista la distanza geografica una visita in persona non è possibile.


Per tutti i vari motivi sopra elencati ed altri è quindi normale provare ansia o preoccupazione quando vorremmo visitare una persona cara affetta da MA. Per fortuna ci sono varie soluzioni per far si che la visita sia meno stressante, e allo stesso tempo speciale e significativa per entrambi: noi e la persona cara. Una delle prime cose da considerare per superare questa ansia è non aver paura di fare domande e informarsi sulla malattia ma anche sulle condizioni della persona amata che ne è affetta.


In tal senso un buon approccio è contattare prima un parente stretto o un caregiver che vede la persona regolarmente e chiedere loro quale è il modo migliore per fare la visita e, se siamo distanti, chiedere se è possibile fare una visita virtuale tramite video chiamata.
Durante questo colloquio preliminare assicuriamoci che la persona con demenza sia d'accordo per una visita. Se la risposta è "no", cerchiamo altri modi per offrire supporto o dimostrare un sincero desiderio per la visita. A volte, le persone con demenza potrebbero sentirsi a disagio con le visite o sentirsi sopraffatte. Se questo è il caso, non prendiamola mai come un'offesa personale.


Una volta accertati che la nostra visita (anche se virtuale) sarà accolta favorevolmente, dovremmo porre alcune domande aggiuntive:

  • Chiedere se c'è un certo orario della giornata che è preferibile. Alcune persone potrebbero seguire degli orari e adattare la tua visita alla loro routine quotidiana. Altre persone con demenza potrebbero provare confusione più tardi nel corso della giornata, quindi è meglio andare prima.
  • Se questa è la prima visita alla persona dopo un certo periodo di tempo, chiedere se puoi farle visita quando è presente il caregiver o unirsi a lui se la persona si trova in una struttura di assistenza. Inoltre, chiedere sulla durata ideale della visita.
  • Chiedere se ci sono oggetti che si possono condividere durante la visita e che potrebbero piacere alla persona cara con demenza, come foto, musica o oggetti legati a ricordi.
  • Chiedere al caregiver delle varie attività e orari durante la giornata dell'individuo, come mangiare, fare il bagno o altre attività pianificate. Cercare di pianificare la visita tenendo in mente questo aspetto. Le attività programmate regolarmente forniscono un momento quasi naturale al nostro andare via e possono rendere più facile l'«arrivederci».


Una volta pianificata la visita, godiamoci il tempo trascorso con la persona e durante la visita ricordiamoci sempre che essere solidali e amorevoli è molto importante. Non creiamo mai aspettative su come dovrebbe andare la visita. Comportiamoci in maniera paziente, rispettosa ed empatica. Godiamoci il tempo che condivideremo con lei, anche se è poco.


Ricordiamoci sempre che la persona con il MA è sempre la stessa che conosciamo da sempre, e che adesso
potrebbe aver bisogno di noi più che mai. Concentrati su ciò che è meglio per lei e su come puoi offrire quel supporto e dimostrare il tuo amore.

 

 

 


Fonte: Domenico Praticò in Pratico Lab

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.