Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Consigli per la visita a una persona con demenza

Visitare una persona cara che soffre di demenza può essere frustrante e straziante.

Una malattia progressiva, la demenza può rendere sempre più difficile fare una visita a una persona cara, perché potrebbe non riconoscerci o non essere in grado di dialogare.

L'istituzione Pathways Home Health & Hospice fornisce suggerimenti di base su come rendere la visita a un paziente di demenza più significativa e come ri-formulare gli obiettivi per la visita stessa.

C'è una buona ragione per visitare un paziente con demenza, anche se sembra che la persona non si renda conto che ci siamo. Sono i visitatori a fare la differenza. Col progredire della malattia, cambierà il motivo di ogni visita, e ci sono alcuni passi di base che si possono adottare per rendere la visita piacevole per entrambi.

 

Pianificare la visita

La visita comincia a casa, raccogliendo alcuni materiali che potrebbero aiutare il contatto, che possono essere: musica, un articolo di giornale o un libro da leggere ad alta voce, un album fotografico, una lettera di un amico comune da condividere, o un libro illustrato con grandi fotografie a colori. Usare l'immaginazione e tutto quello che si conosce sulla persona da incontrare con idee di cose da condividere.

 

La Visita

Iniziare con le basi. La visita avrà più successo se l'ospite in casa di riposo è pulito, asciutto, nutrito e a suo agio. Verificare il tempo ottimale per la visita con il personale della struttura o il caregiver.

Il dolore a volte può apparire come un comportamento negativo. Le persone con demenza possono ritrarsi, offendere o mostrare altri comportamenti "cattivi" quando soffrono. Se si notano cambiamenti di comportamento che si sospetta possano essere causati da disagio fisico, si consiglia di chiedere al caregiver di, o come, gestire quel dolore. Considerare di offrire un pò di sollievo attraverso i sensi, tipo contatto fisico, suono, comunicazione, olfatto, gusto, tessuti e comfort.

Alcuni esempi:

  • Tenere le sue mani, mettere un braccio intorno alla persona o fare un massaggio alla schiena o un abbraccio. Questo trasmette accettazione, solidarietà e cura.
  • Spazzolare i capelli e applicare una lozione sulla pelle ha spesso un effetto calmante.
  • La musica di sottofondo può essere molto rilassante per un paziente agitato.
  • Portare i CD la sua musica preferita e un lettore CD per riprodurla.
  • Evitare di chiudere la bocca alla persona cara. Anche se non sembra consapevole, una recente ricerca dimostra che la persona con demenza si agita quando viene trattata così.
  • Una normale chiaccherata può essere molto rassicurante.
  • Preservare la loro dignità.
  • Parlare lentamente. Le persone con demenza richiedono più tempo per elaborare quello che viene loro detto.
  • Portare una rosa, una bustina di lavanda, o una candela profumata che odora di zucca o di torta di mele.
  • Il profumo o dopobarba preferito può illuminare l'umore.
  • Portare il cibo o bevanda preferita. L'ospite potrebbe gradire caramelle zuccherate alla frutta o quei cioccolatini particolari che non sono nel menu della casa di riposo.
  • Portare materiali insoliti, come una morbida pelliccia o una pietra liscia e fresca.
  • Avvolgere le mani o i piedi di qualcuno in un asciugamano caldo e bagnato potrebbe farlo sentire molto calmo e rilassato: il trattamento termale!
  • Aprire una finestra per sentire la brezza.

 

Prendersi cura di se stessi

Essere consapevoli dei propri sentimenti prima, durante e dopo la visita. Se si ritiene necessario un ulteriore aiuto per capire i propri sentimenti, consultare il medico o trovare un gruppo di sostegno per caregiver.

[...]

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

 


Pubblicato in PRWeb.com il 22 dicembre 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese.
I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare a informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.