Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'età peggiora la memoria: ecco dei modi che possono aiutare

I problemi di memoria sono solo una parte normale dell'invecchiamento?

Tendiamo tutti ad avere problemi di memoria quando invecchiamo: dimentichiamo dove mettiamo le chiavi della macchina o il nome di qualcuno che incontriamo, o anche dove è parcheggiata l'auto dopo aver fatto acquisti.


La perdita di memoria legate all'età e la demenza sono condizioni molto diverse. Spesso, il calo della memoria è causato da mancanza di concentrazione, affaticamento, stress, farmaci o semplicemente da distrazioni che filtrano nel nostro quotidiano.


L'invecchiamento peggiora la nostra memoria quando iniziamo lentamente a perdere le cellule cerebrali a partire dai 20 anni e dal calo di alcune sostanze chimiche di cui anche queste cellule hanno bisogno. Pertanto, non siamo più così nitidi mentalmente a 60 o 70 anni, come lo eravamo a 25.


Ci sono modi per promuovere la memoria con l'età. Il Ministero della Sanità e dei Servizi Umani USA raccomanda di includere l'attività fisica nella routine quotidiana. Almeno 150 minuti di attività aerobica moderata, o 75 minuti di attività aerobica vigorosa - distribuiti durante la settimana - possono mostrare grandi benefici nel miglioramento della memoria, poiché l'attività fisica aumenta il flusso sanguigno al cervello e al corpo intero.


Mantenere acuta la memoria include diventare e restare organizzati. È più probabile essere smemorati se la nostra casa o area sono caotiche e le carte sono in disordine. Prendi appunti, annota i compiti, gli appuntamenti e altri eventi su un calendario o un pianificatore elettronico. E tieni un posto dedicato per chiavi, portafoglio e telefono cellulare.


Inoltre, troppo multi-tasking (più compiti contemporanei) può limitare la nostra attenzione, quindi prova a non fare troppe attività contemporaneamente e limita le distrazioni.


Le attività mentalmente stimolanti mantengono il nostro cervello in forma e potrebbero evitare la perdita di memoria o deficit cognitivi. Impara qualcosa di nuovo. Segui percorsi alternativi quando guidi. Mangia e/o lavati i denti con la mano non dominante. Fai volontario per un'organizzazione comunitaria.


Anche le abitudini dello stile di vita influenzano la memoria. La dieta e la nutrizione hanno un ruolo in un cervello sano. Se il colesterolo, la pressione sanguigna e lo zucchero nel sangue sono troppo alti, i vasi sanguigni dentro e intorno al cervello vengono ostruiti o danneggiati.


Uno studio di Harvard ha scoperto che le persone che mangiano più grassi saturi (carne e prodotti lattiero-caseari) vanno peggio nei test di memoria di quelli che ne mangiano meno. La dieta mediterranea (ricca di omega-3, olio d'oliva e prodotti freschi) per esempio, è legata alla protezione del pensiero e della memoria.


Il sonno regolare dovrebbe essere una priorità con l'età, poiché un sonno di buona qualità aiuta il cervello a memorizzare i ricordi in modo da potervi accedere in seguito. La maggior parte degli adulti ha bisogno da 7 a 9 ore di sonno al giorno. Una buona regola empirica è che per ogni due ore di sveglia, abbiamo bisogno di 45 minuti di sonno.


Anche le condizioni mediche croniche possono influire sulla memoria. La depressione, il diabete, l'ipertensione, la chemioterapia possono tutte influenzare la memoria e la capacità di concentrarci. I farmaci e le raccomandazioni di terapie devono essere riviste regolarmente con un medico.


Quando la perdita di memoria influisce sulla tua capacità di svolgere le normali attività quotidiane o se noti che la memoria peggiora, condividi queste preoccupazioni con il medico, che può eseguire o prescrivere test e valutazioni adeguate per verificare la memoria e le capacità di risoluzione dei problemi.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 



Notizie da non perdere

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)