Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dieta MIND: come aiuta a proteggere la memoria e le capacità di pensiero

La dieta MIND (Mediterranean-DASH Intervention for Neurodegenerative Delay) combina componenti della dieta mediterranea con altri della dieta DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension) raccomandando alimenti specifici che si ritiene rallentino il declino cognitivo che spesso arriva con l'invecchiamento.


Ora, dei ricercatori della Rush University, in cui la dieta MIND è stata sviluppata e introdotta per la prima volta nel 2015, hanno confermato l'efficacia della dieta per proteggere dalla demenza il cervello che invecchia.


In uno studio pubblicato in settembre 2021 nel Journal of Alzheimer’s Disease, i ricercatori hanno concluso che quei partecipanti che seguivano la dieta MIND non hanno subito un declino cognitivo, anche se hanno sviluppato placche e grovigli nel cervello associate al morbo di Alzheimer (MA).


I ricercatori hanno raccolto annualmente fin dal 2004 questionari sulla frequenza di assunzione di vari cibi dai partecipanti allo studio Memory and Aging Project. I questionari di frequenza alimentari dicono ai ricercatori la frequenza con cui ogni partecipante ha mangiato 144 diversi tipi di alimenti, in media, nel corso dell'anno precedente, inclusi cibi per un cervello sano e cibi malsani, e gruppi di cibi.


Ad esempio, il questionario chiedeva: "Quanto spesso mangi cereali integrali?" o "Quanto spesso mangi cibi fritti?". Sono state prese diverse precauzioni per contribuire a garantire l'accuratezza dell'auto-segnalazione dei partecipanti. I partecipanti allo studio hanno accettato di essere valutati e testati annualmente e che il loro cervello fosse sottoposto ad autopsia alla loro morte.


Coloro che seguivano almeno moderatamente la dieta MIND non mostravano un declino cognitivo nel corso degli anni. Anche coloro che all'autopsia hanno dimostrato di avere accumuli di placche e grovigli, indicativi del MA, non avevano sintomi di declino cognitivo mentre erano vivi e seguivano la dieta.


Gli studi hanno scoperto che aderire strettamente alla dieta mediterranea o alla DASH può aiutare ad evitare la demenza, ma anche con solo un'aderenza moderata la dieta MIND sembra essere efficace. Sebbene la dieta MIND sia un ibrido tra le diete Mediterranea e DASH e presenti la maggior parte degli stessi modelli di alimentazione e stile di vita, essa evidenzia 10 alimenti associati alla protezione della salute del cervello.


Le linee guida dietetiche includono:

  • Almeno una porzione di verdure a foglia verde e un'altra verdura ogni giorno;
  • Bacche almeno due volte alla settimana;
  • 30 g di noci ogni giorno;
  • Olio d'oliva quando usi il grasso;
  • Almeno tre porzioni di cereali integrali al giorno;
  • Pesce almeno una volta alla settimana;
  • Fagioli o legumi a giorni alternati;
  • Pollame due volte alla settimana;
  • Se bevi alcolici, un bicchiere da 15 cc di vino rosso al giorno.


I cibi da limitare sulla dieta MIND includono carne rossa, formaggio, burro o margarina, cibi fritti, pasticceria e dolci.

 

 

 


Fonte: Susan McQuillan MS/RDN in Psychology Today (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Klodian Dhana, Bryan James, Puja Agarwal, Neelum Aggarwal, Laurel Cherian, Sue Leurgans, Lisa Barnes, David Bennett, Julie Schneider. MIND Diet, Common Brain Pathologies, and Cognition in Community-Dwelling Older Adults. Journal of Alzheimer's Disease, Sep 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)