Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Raccomandato un test annuale della memoria a tutti gli over-65 in USA

Le persone con lieve decadimento cognitivo (MCI, mild cognitive impairment) hanno problemi di pensiero e di memoria, ma di solito non lo sanno perché non sono abbastanza gravi da incidere sulla loro attività quotidiana. Eppure l'MCI può essere un segno precoce del morbo di Alzheimer (MA) o di altre forme di demenza. Può anche essere un sintomo di problemi di sonno, depressione o un effetto collaterale di farmaci.


Per aiutare i medici a dare la massima qualità di assistenza neurologica centrata sul paziente, l'American Academy of Neurology (AAN) raccomanda loro di verificare la frequenza con cui eseguono le valutazioni annuali di persone over-65 per i problemi di pensiero e memoria. Questa metrica per i test cognitivi annuali fa parte di un set AAN di misure sulla qualità pubblicato ieri, 18 settembre 2019, sulla rivista Neurology®.


Una misura di qualità è uno strumento matematico per aiutare i medici e le pratiche a capire come i servizi sanitari sono in linea con le migliori pratiche attuali e quanto sono coerenti con le raccomandazioni delle linee guida AAN esistenti.


Le misure di qualità sono destinate a guidare il miglioramento della qualità nella pratica medica. I medici sono incoraggiati a iniziare con poco, usando una o due misure di qualità, che sono significative per la loro popolazione di pazienti, e l'uso delle misure è volontario.


“Dal momento che la capacità di pensiero sono l'indicatore più sensibile delle funzioni cerebrali e possono essere testate a costi contenuti, questo crea una grande opportunità per migliorare la cura neurologica”, ha detto l'autore Norman L. Foster MD, della University of Utah di Salt Lake City. “L'AAN raccomanda test cognitivi annuali per tutti gli over-65, perché l'età di per sé è un fattore di rischio significativo per il declino cognitivo e l'MCI è sempre più diffuso con l'età che aumenta. Il provvedimento integra le misure di qualità precedenti di AAN rilasciate per il Parkinson, la sclerosi multipla e l'ictus, e permette a un medico per conoscere la misura con un test cognitivo periodico consigliato di tre minuti“.


Secondo le linee guida 2018 dell'AAN per l'MCI, quasi il 7% delle persone appena dopo la sessantina in tutto il mondo hanno MCI, che interessa il 38% degli over-85.


Il nuovo set di misurazioni della qualità che AAN raccomanda ai medici misura la frequenza con cui eseguono test annuali per migliorare il riconoscimento dell'MCI e consentire un intervento precoce.


“Non possiamo aspettarci che siano le persone a denunciare i propri problemi di memoria e di pensiero, perché non possono riconoscere che li stanno avendo o non vogliono condividerli con i loro medici”, ha detto Foster. “Le valutazioni annuali non solo aiutano a identificare l'MCI in modo precoce, aiuterà anche i medici a monitorare più attentamente un possibile peggioramento della condizione”.


Il nuovo set di misurazione dichiara che, documentando l'MCI nella cartella clinica di una persona può essere prezioso per allertare altri medici e il personale medico per dare la migliore assistenza a quel paziente.


La diagnosi precoce può aiutare a identificare le forme di MCI che possono essere reversibili, comprese quelle causate da disturbi del sonno, depressione o farmaci, e portare a trattamenti che possono migliorare la qualità della vita di una persona come correggere la perdita di udito ed evitare l'isolamento sociale.


Quando l'MCI non è reversibile e può aggravarsi verso forme più gravi di demenza come il morbo di Alzheimer, il set di misure della qualità consiglia di misurare la frequenza con cui le persone ricevono informazioni tempestive sulla loro condizione, in modo che possano fare quanto serve a evitare lo sfruttamento (frodi), fare piani per la loro cura e monitorare la loro condizione.


E' anche importante non dimenticare la famiglia e il caregiver. Il set di misure chiede anche ai medici di individuare il partner di assistenza per contribuire a descrivere i sintomi. I medici devono quantificare il coinvolgimento con la famiglia e i caregiver e fornire loro informazioni in modo che anche loro ricevano sostegno e abbiano accesso ai servizi che li aiutano a far fronte, se la malattia della persona progredisce, e per migliorare il loro benessere.

 

 

 


Fonte: American Academy of Neurology (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)