Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Le 7 cose sulla demenza che non sapevamo l'anno scorso

Una persona su tre dopo i 65 anni svilupperà una demenza, secondo il NHS [Servizio Sanitario Nazionale in GB]. È attualmente incurabile, ma la diagnosi precoce di solito implica un impatto minore sulla vita dei malati e un migliore supporto che viene loro fornito.


Ma gli scienziati che cercano come trattare efficacemente o ritardare l'inizio della condizione stanno facendo un certo numero di importanti progressi. La prova che una cura può essere proprio dietro l'angolo, sono sette scoperte recenti sulla demenza che non sapevamo dodici mesi fa.

 

1. La sensazione di vertigini potrebbe essere un segno precoce

Alla John Hopkins University è stato scoperto che periodi di vertigine potrebbero essere un indicatore che svilupperai la demenza. Hanno scoperto che le persone di mezza età che hanno crolli temporanei della pressione sanguigna, causa di vertigini quando si alzano, possono avere un rischio più alto di demenza venti anni più tardi.

 

2. Parlare un'altra lingua potrebbe evitarla

Essere bilingue aiuta a ritardare l'insorgenza della demenza di cinque anni in media. La ricerca pubblicata a febbraio ha scoperto che parlare almeno due lingue rende il cervello più resiliente.

 

3. Le spezie del curry potrebbero essere una protezione

Un componente della curcuma (la curcumina) si è rivelata potenzialmente in grado di prevenire il declino cognitivo legato all'età. La ricerca, pubblicata su Cosmos Magazine, ha rilevato che le persone che lo consumavano regolarmente andavano meglio sui test di memoria.

 

4. La depressione non aumenta il rischio

Anche se coloro che soffrono di demenza probabilmente soffrono anche di depressione, quest'ultima non causa la demenza. Secondo uno studio pubblicato su JAMA Psychiatry, la connessione è dovuta all'impatto che può avere la condizione del cervello sulla vita quotidiana delle persone.

 

5. Fare sogni violenti può essere un sintomo

La condizione è stata recentemente legata a sogni violenti sperimentati 15 anni prima. Nella ricerca pubblicata la scorsa settimana, l'Università di Toronto ha scoperto che coloro che soffrono di disturbo comportamentale del sonno REM (con calci, pugni e urla nel sonno) hanno un rischio maggiore di malattie neurologiche.

 

6. Mangiare più salmone e noci potrebbe aiutare

Consumare più omega-3, un acido grasso naturale presente a livelli alti su pesci grassi, uova e semi, può avere effetti antinfiammatori sul cervello. Lo studio dell'Università del Texas ha scoperto che i pazienti con alte quantità di omega-3 nel loro sistema avevano un maggiore afflusso di sangue in aree specifiche del loro cervello.

 

7. L'ictus aumenta il rischio

Sopravvivere ad un ictus aumenta il rischio di sviluppare la demenza. La ricerca ha scoperto che il 32% svilupperà la demenza entro cinque anni, mentre il 75% avrà la diagnosi di demenza vascolare.

 

 

 


Fonte:


 

Notizie da non perdere

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)