Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scoperto nuovo composto che impedisce l'Alzheimer (nei topi)

GlyoxalaseRicercatori del Centro Progettazione Farmaci della University of Minnesota hanno sviluppato un composto sintetico che, in un modello di topo, riesce ad impedire la neurodegenerazione associata all'Alzheimer.

Nello studio pre-clinico, i ricercatori Robert Vince, Ph.D., Swati More, Ph.D., e Ashish Vartak, Ph.D., del Center for Drug Design dell'Università, hanno trovato le prove che un composto prodotto in laboratorio, noto come psi-GSH, permette al cervello di utilizzare il proprio sistema di protezione enzimamatico, chiamato glyoxalase (vedi schema animato Wikipedia), contro processo dell'Alzheimer.


La scoperta è pubblicata online sulla rivista ACS Chemical Neuroscience della American Chemical Society e presenta un nuovo obiettivo per la progettazione di farmaci anti-Alzheimer e farmaci simili.  


"Mentre la maggior parte degli altri farmaci in fase di sviluppo e sul mercato tentano di rallentare o invertire il processo dell'Alzheimer, il nostro approccio colpisce una delle cause principali, consentendo al cervello stesso di combattere la malattia in una fase molto precoce"
, ha detto Vince, principale ricercatore dello studio e direttore del Center for Drug Design. "Come succede con tutti gli sviluppi di farmaci, questi studi devono essere replicati in pazienti umani prima di pervenire a conclusioni definitive".


Si è in precedenza scoperto che l'Alzheimer compromette la capacità del cervello di utilizzare il sistema glyoxalase. Ma il composto psi-GSH fornisce al sistema glyoxalase il carburante di cui ha bisogno per distruggere i metaboliti ossidati di zucchero distruttivi che - nei modelli di Alzheimer - convertono la normale proteina amiloide del cervello nella forma anomala che produce il morbo di Alzheimer.


Quando è somministrato ai topi geneticamente predisposti per sviluppare l'Alzheimer, il psi-GSH ha ridotto l'accumulo di proteine anormali beta amiloide nel cervello. L'accumulo di questa proteina è una caratteristica ben nota dell'Alzheimer, che si trova in forma di placche e grovigli nel cervello associato alla condizione.


Dopo avere ricevuto psi-GSH per 11 settimane, i topi predisposti all'Alzheimer hanno conservato intatte le capacità cognitive come la memoria e gli indicatori chimici della salute del cervello. Per esempio, i topi trattati hanno conservato il ricordo completo nel test standard del labirinto di Alzheimer, mentre i topi non trattati hanno sperimentato una perdita significativa della memoria e della capacità di superare il labirinto, indicazioni coerenti con i sintomi di Alzheimer avanzato.


Inoltre, i topi trattati erano privi di placche cerebrali mentre i topi non trattati avevano formazioni significative di placca. Gli studi preliminari indicano di non aver osservato alcuna tossicità dal psi-GSH nel cervello o negli altri organi vitali.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Materiale del University of Minnesota Academic Health Center.

Riferimento:
Robert Vince, Swati Sudhakar More, Ashish Pramod Vartak. Restoration of Glyoxalase Enzyme Activity Precludes Cognitive Dysfunction in a Mouse Model of Alzheimer's Disease. ACS Chemical Neuroscience, 2012; : 121119091843002 DOI: 10.1021/cn3001679.

Pubblicato in ScienceDaily il 3 Dicembre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)