Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Trattamento omeopatico per rallentare la progressione dell'Alzheimer

trattamentoE' stata recentemente annunciata una grande innovazione nel trattamento naturale dell'Alzheimer dal National Center for Homeopathy alla Conferenza di Neuroscienze a Washington.

La Heel, produttore di omeopatici e organizzazione di ricerca, ha presentati gli studi su una combinazione di medicina omeopatica multi-target, che si è dimostrata efficace sia per alleviare i sintomi dell'Alzheimer che nell'influenzare la riduzione della formazione di placche amiloidi nel cervello dei pazienti.

Studi in-vitro ed in vivo condotti in Francia e in Finlandia confermano che i soggetti trattati avevano una maggiore capacità di apprendimento, un incremento della loro capacità di riconoscere oggetti e un miglioramento delle prestazioni della memoria dopo il trattamento.

Anche l'omeopatia classica offre una speranza ai pazienti poichè, pur utilizzando un solo rimedio alla volta, può prendere un simile approccio multi-target per la cura dell'Alzheimer; tuttavia, il praticante può sia alternare che usare diversi rimedi in successione, piuttosto che combinarli insieme. L'annuncio della Heel permette ai pazienti, che altrimenti non cercherebbero un trattamento omeopatico, di sentirsi più sicuri della sua efficacia.

[...]

L'omeopatia classica mira a trovare il simillimum, o il rimedio che copre le caratteristiche più importanti del caso. L'omeopatia può rallentare la progressione della malattia e alleviarne i sintomi, come dimostrano gli studi della Heel. Non esiste un singolo rimedio efficace per il trattamento di tutti i pazienti. Tuttavia, diversi rimedi sono spesso associati contro questa malattia.

  • Baryta Carb aiuta coloro che sono regrediti di nuovo al comportamento infantile. Possono avere paura, essere timidi e schivi e non avere fiducia. C'è perdita di memoria e alcuni pazienti possono soffrire di malattie ghiandolari croniche.
  • Natrum sulf può spesso portare sollievo a coloro che si fissano su ferite del passato e su eventi spiacevoli. Possono sentirsi tristi e soli, pieni di autocommiserazione, o non essere in grado di esprimere l'amore che provano per gli altri. Queste persone hanno spesso mal di testa e dolori articolari.
  • Nux vomica per pazienti che sono spesso arrabbiati, litigiosi e irritabili, in cerca di colpe e insensibili ai sentimenti degli altri, ma essi stessi sono estremamente sensibili a tutto ciò, diventando facilmente feriti e insultati.
  • L'allumina è un ottimo rimedio per coloro che sono depressi e con paura di perdere la propria mente. Sono confusi sulla loro identità ed sperimentano rapidi cambi di umore. I pazienti sono spesso freddi, stitici, e con azioni e movimenti molto veloci.

Questi e altri rimedi ben scelti possono migliorare la qualità della vita per coloro che soffrono di questa malattia. Le persone con diagnosi di Alzheimer non devono scegliere la cura da se stessi; consultare un omeopata esperto che ha familiarità con la cura di questa malattia.

Fonti:
National Center for Homeopathy, Business Wire, Homeopathictreatment.com, Dr. Shreya's Health and Homeopathic Blog, Classical Homeopathy -Alzheimer's Disease, ABCHomeopathy -Homeopathy and Health Forum

L'autore: JB Bardot è esperto di erboristeria e omeopatia, ha un Dottorato in nutrizione olistica; si occupa sia di persone che di animali, utilizzando approcci alternativi per la cura della salute e dello stile di vita.

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

 


Pubblicato in NaturalNews del 16 dicembre 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese.
I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare a informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.