Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Una vita di qualità, nonostante la diagnosi di demenza

La mia infanzia l'ho passata in una fattoria sulla penisola di Eyre. Da allora, e fino all'età adulta, la vita non ha mai smesso di essere occupata.


Verso i 45 anni mi stavo destreggiando tra i ruoli di moglie, madre, donna in carriera, e studente di età matura. Avevo lavorato come infermiera per l'assistenza agli anziani e alla demenza, infermiera di sala operatoria, e cuoca. Stavo abbracciando la vita e tutto quello che aveva da offrire.


A 49 anni mi è stata diagnosticata una rara forma di demenza fronto-temporale. Dire che questo è stato uno shock è l'eufemismo del secolo. Ho pianto quasi ininterrottamente per più di sei settimane, fino a quando ho iniziato a scriverne e a parlarne. Ho parlato della diagnosi a parenti ed amici, ed è stato come quello che immagino fosse dire di essere gay 30 anni fa. Molte persone sono scomparse silenziosamente dalla mia vita, alcuni dicendo che preferivano non impegnarsi nel mio "viaggio nella demenza", in quanto sarebbe stato troppo triste per loro.


Conosco molti altri che hanno avuto questa esperienza, anche se c'è stato un enorme cambiamento nell'atteggiamento sulla demenza fin dall'inizio del secolo. Le campagne di sensibilizzazione globale su come diventare amichevoli verso la demenza hanno iniziato ad avere un impatto sul livello di comprensione della demenza nelle nostre comunità. Ora capiamo che si tratta di una malattia cronica come tutte le altre e non semplicemente il risultato dell'invecchiamento.


Ma queste nuove intuizioni devono ancora ridurre la stigmatizzazione e l'isolamento sociale che una diagnosi di demenza spesso comporta. Avendo vissuto con una demenza ad esordio precoce per sei anni ad Adelaide, e vivendo tutt'ora a casa mia, posso senza dubbio dire che io non considero la mia comunità come amichevole con la demenza. Le conseguenze di vivere in una comunità che non è amichevole con la demenza sono l'esclusione, lo stigma e la discriminazione che aggrava la vergogna, e non essendo rispettata abbastanza per parlare di me stessa.


Il giorno in cui ho avuto la diagnosi, mi è stato consigliato di andare a casa, rinunciare al lavoro, rinunciare allo studio e vivere per il tempo che mi restava. Questo "disimpegno prescritto" era in contrasto con la mia visione del vivere bene, così ho scelto invece di rivendicare il mio modo di vivere pre-diagnosi e ho letteralmente lottato per la mia vita.


Ho praticato - e ancora lo faccio ogni giorno - interventi psicosociali non farmacologici e positivi ogni giorno, alcuni più di una volta al giorno, come se fosse l'allenamento per le Olimpiadi della mia vita. Tra questi lo studio, la fenomenologia, l'auto-etnografia, la neuroplasticità del cervello e l'allenamento del corpo, facendo esercizio sei giorni alla settimana, la riabilitazione dalle lesioni cerebrali, la poesia (in particolare haiku), il blogging, l'alimentazione sana, gli integratori, la musicoterapia, l'idroterapia e la mappa mentale. Altri interventi positivi che attuo comprendono l'attivismo sociale, il volontariato, le risate, la salute spirituale, l'amore, la lettura, il tempo in famiglia, le amicizie e la scrittura creativa.


Può non esserci una cura, ma queste attività hanno migliorato la qualità della mia vita, il mio senso generale di benessere e, credo, hanno rallentato la progressione di questa malattia insidiosa. Una parte significativa dello sviluppo di comunità amichevoli con la demenza è capire e aiutare le persone con demenza a raggiungere il benessere e la qualità della vita, e a mantenerle il più a lungo possibile.


Un continuo impegno veramente positivo e significativo per l'individuo, senza stigma e discriminazione, e con la piena inclusione, è quello che significa essere amichevoli con la demenza. E' positivo e dà potere, e permette alle persone con demenza di continuare a vivere la loro vita pre-diagnosi. Riduce l'isolamento, lo stigma, la discriminazione, la depressione e la solitudine. Aiuta a mantenere un senso di identità per le persone affette da demenza, sia attraverso il sostegno che restando occupati, o fornendo loro le opportunità di volontariato. Aiuta le persone con demenza a reclamare la loro vita dalla demenza.


L'ascolto e la comprensione delle storie personali, e delle esperienze delle persone che vivono con demenza, hanno il potere di realizzare il più grande cambiamento. Spero che parlandone, io possa abbattere alcuni dei miti, stereotipi e stigma sulla diagnosi di demenza.


Le persone affette da demenza non stanno più vivendo, né sono disposte a vivere, una vita vuota. Come persona che vive con la demenza, con l'accento sul "vivere", il mio futuro è ora definito dalle possibilità della demenza. Alzheimer's Disease International ha una obiettivo costitutivo globale: «posso vivere bene con la demenza». Sono impegnati su questo, e lo sono anch'io.

 

 

 

 

 


Fonte:  Kate Swaffer in farmonline.com.au (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.