Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Troppi farmaci inutili sono prescritti ai pazienti di demenza

Una nuova ricerca internazionale, guidata dall'Università di Sydney, rivela che l'uso di farmaci aumenta del 11% all'anno tra i pazienti con demenza di nuova diagnosi.


Pubblicato oggi su Journals of Gerontology: Medical Sciences, lo studio longitudinale su circa 2.500 persone è stato fatto con studiosi della Yale University e dell'Università del Kentucky.


Il numero di persone che convivono con la demenza in tutto il mondo è di 50 milioni. Ciò ha implicazioni significative sui costi dei sistemi sanitari, e le stime recenti suggeriscono che la demenza costerà all'Australia più di 15 miliardi di dollari all'anno. La demenza è attualmente la seconda causa di morte in Australia.


"Il nostro studio ha rilevato che, a seguito di una diagnosi di demenza nelle persone anziane, l'uso di farmaci aumenta dell'11% ogni anno e l'uso di medicinali potenzialmente inappropriati aumenta del 17%", ha detto la prima autrice dott.ssa Danijela Gnjidic, NHMRC Dementia Leadership Fellow e Senior Lecturer dalla Facoltà di Farmacia e dal Charles Perkins Center dell'Università di Sydney.


I farmaci potenzialmente inappropriati o non necessari comprendevano sonniferi, antidolorifici, antidepressivi e farmaci per il reflusso acido (inibitori della pompa protonica).


La dott.ssa Danijela Gnjidic scrive:

"Questi farmaci sono in genere raccomandati per l'uso a breve termine, ma sono comunemente usati a lungo termine per le persone con demenza.

"Una serie di ragioni possono spiegare questo, tra cui linee guida inadeguate, mancanza di tempo durante gli incontri dei medici con i pazienti, diminuzione della capacità decisionale, difficoltà di comprensione e comunicazione e difficoltà nello stabilire gli obiettivi dell'assistenza.

"Questi risultati sono di grande preoccupazione e sottolineano l'importanza di valutare i danni e i benefici derivanti dall'assunzione di farmaci potenzialmente inutili, in quanto possono portare ad un aumento del rischio di effetti collaterali, come sedazione o sonnolenza, e di eventi avversi da farmaci come cadute, fratture e ospedalizzazione.

"Sono necessari ulteriori sforzi per sostenere un migliore riconoscimento di farmaci potenzialmente inappropriati, e ridurre al minimo possibili danni e assicurare interventi per minimizzare tale prescrizione.

"Per gli australiani che convivono con demenza e coloro che si prendono cura di loro (che è comune siano responsabili della gestione dei farmaci), la chiave è comunicare strettamente con i medici di famiglia, i farmacisti e gli altri professionisti sanitari, per prendere decisioni informate e praticare buone tecniche di gestione dei farmaci, per minimizzare il rischio di effetti collaterali.

"De-prescrivere farmaci non necessari può migliorare la qualità della vita di un individuo e può ridurre i costi sanitari non necessari".

 

 

 


Fonte: University of Sydney (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Danijela Gnjidic, George O Agogo, Christine M Ramsey, Daniela C Moga, Heather Allore. The impact of dementia diagnosis on patterns of potentially inappropriate medication use among older adults. The Journals of Gerontology: Series A, 2018; DOI: 10.1093/gerona/gly078

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.