Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come funziona la 'memoria procedurale' in chi ha l'Alzheimer?

La memoria procedurale è un tipo di memoria a lungo termine che consente a un individuo di eseguire diverse azioni e competenze.


Viene creata ripetendo un'attività complessa finché tutti i sistemi neurali interessati non lavorano insieme per riprodurla automaticamente. Guidare una bicicletta, legarsi le scarpe, digitare sulla tastiera e nuotare sono solo alcuni esempi di abilità imparate che diventano automatiche. La memoria procedurale consente all'individuo di ricordare l'abilità anche se non l'ha praticata per anni.


Con il peggiorare del danno causato dall'Alzheimer, la fase intermedia della malattia è segnata da una maggiore confusione, da una perdita di memoria a breve termine e da una perdita progressiva della memoria a lungo termine. Si osserva anche il declino nel funzionamento esecutivo e un'alterazione della percezione sensoriale, come la percezione della profondità e l'identificazione degli odori.


Con questo declino nella memoria cosciente arriva una crescente agitazione, cambiamenti comportamentali e una maggiore necessità di assistenza nelle attività quotidiane di base, come fare il bagno e vestirsi.


Durante questa fase della malattia, tuttavia, i ricordi procedurali rimangono intatti come pure la capacità di elaborazione emotiva. Ad esempio, gli individui con Alzheimer possono ancora eseguire compiti familiari, come aprire una porta, girare la manopola del rubinetto, camminare e afferrare oggetti.


Le attività che coinvolgono la memoria procedurale creeranno risultati più significativi e coinvolgenti per coloro con la malattia, e hanno il potenziale di migliorarne la qualità di vita e di smorzarne le espressioni comportamentali.


La memoria procedurale è più robusta contro l'abuso neurologico dell'Alzheimer rispetto alla memoria esplicita. Si devono pianificare le attività in modo che l'individuo con l'Alzheimer non debba contare sul richiamo cosciente, ma piuttosto su quelle che hanno più probabilità di essere eseguite senza sforzo.


Ad esempio, le attività religiose e / o spirituali hanno maggiori probabilità di avere successo, perché invocano la memoria procedurale e sono accoppiate alla devozione e alla pratica di tutta una vita. Cantare inni, guardare o tenere un'icona religiosa, o eseguire e praticare gesti religiosi o abitudini comuni alle rispettive fedi e credenze possono favorire l'impegno e l'attaccamento emotivo.


E, vista la ripetizione frequente di questi compiti e routine, possono essere praticate nelle fasi più avanzate della malattia. Inoltre, le attività religiose e spirituali possono moderare l'agitazione e migliorare la qualità di vita degli individui con Alzheimer.


Il cervelletto è una delle strutture coinvolte nella memoria procedurale e questo sistema di memoria di solito non è danneggiato o è uno degli ultimi domini cognitivi a deteriorarsi nella persona con Alzheimer.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.