Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scoperto indizio cruciale per la soluzione dell'Huntington

Ricercatori della McMaster University hanno trovato la soluzione al mistero medico di lunga data della malattia di Huntington (HD).


L'HD è una malattia del cervello che interessa 1 persona di mezza età su circa 7.000, causando una crescente perdita di cellule cerebrali al centro del cervello. I ricercatori di HD sanno dal 1993 qual è l'esatta variazione del DNA che causa la malattia di Huntington, ma ciò che si osserva di solito nei pazienti non porta alla malattia nei modelli animali. Questo ha reso difficile la scoperta di farmaci.


Nel numero di questa settimana della rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences, il laboratorio del professore Ray Truant, nel Dipartimento di Biochimica e Scienze Biomediche della Scuola di Medicina Michael G. DeGroote della McMaster University, rivela il modo che è stato sviluppato per misurare la forma della proteina huntingtina, all'interno della cellula, in un organismo vivente.


I ricercatori hanno quindi scoperto che la proteina huntingtina mutante, che causa la malattia, stava cambiando forma. Questa è la prima volta che qualcuno è riuscito a vedere le differenze tra huntingtina normale e malata, con i difetti del DNA tipici dei pazienti di HD. Sono andati avanti, dimostrando che è possibile misurare questo cambiamento di forma delle cellule derivate da cellule della pelle di pazienti viventi con Huntington. "Dai modelli di topo, sappiamo che alcuni farmaci possono fermare e perfino invertire l'Huntington, ma ora sappiamo esattamente perché", ha detto Truant. "La proteina huntingtina deve assumere una forma precisa, per fare il suo lavoro nella cellula. Nella malattia di Huntington, le parti giuste della proteina non possono allinearsi per lavorare correttamente. E' come cercare di usare una graffetta dopo che qualcuno l'ha piegata in una forma diversa".


La ricerca dimostra anche che si può far tornare alla normalità la forma della proteina huntingtina malata con sostanze chimiche che sono in fase di sviluppo come farmaci per HD. "Siamo in grado di ridare la forma alla graffetta", ha detto Truant. I metodi che hanno sviluppato sono stati milgiorati progressivamente e usati per lo selezione automatica di farmaci su larga scala, che sta ora procedendo con una società farmaceutica. Essi sono alla ricerca di farmaci che possono entrare nel cervello più facilmente. Inoltre, possono dire se la forma della huntingtina viene corretta nei pazienti sottoposti a sperimentazioni di farmaci, senza attendere anni per sapere se l'HD ne è influenzato.


Questa ricerca costituisce uno sforzo concertato di molte fonti: finanziamenti dal Canadian Foundation Institute e dall'Ontario Innovation Trust per un centro di microscopia da 11 milioni di dollari alla McMaster nel 2006; sostegno continuo da parte del Canadian Institutes of Health Research; e il finanziamento importante dalla Krembil Foundation di Toronto. Il progetto è stato avviato con il supporto finanziario dalla Huntington Society of Canada, che ha permesso di dimostrare che questo metodo era promettente al punto da meritare ulteriore supporto.


L'ultimo pezzo del puzzle è stato messo dalla comunità dei pazienti di Huntington, che hanno donato cellule della pelle di pazienti viventi, e di coniugi senza malattia, permettendo al gruppo di esaminare la malattia umana reale.


Ci sono altre otto malattie che hanno difetti del DNA simili all'Huntington; il gruppo di Truant sta ora usando strumenti analoghi per sviluppare le ananlisi che misurano le variazioni di forma in queste malattie, per vedere se questo mutaforma è comune in altre malattie.

 

 

 

 

 


Fonte: McMaster University, via Newswise.

Riferimento: N. S. Caron, C. R. Desmond, J. Xia, R. Truant. Polyglutamine domain flexibility mediates the proximity between flanking sequences in huntingtin. Proceedings of the National Academy of Sciences, 2013; DOI: 10.1073/pnas.1301342110

Pubblicato in Science Daily (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)