Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Apprendimento nel sonno: le sinapsi si rafforzano mentre dormiamo

Firing during sleep and wakefulness Modelli di sparo che rappresentano l'attività sincrona durante il sonno (sleep) e l'attività desincrona durante la veglia (wake) generati dalla simulazione in una rete neurale con 10 neuroni presinaptici collegati a un singolo neurone postsinaptico. Fonte: © Fukuaki Kinoshita, Università di Tokyo

Nella corteccia cerebrale, numerosi neuroni scambiano informazioni attraverso giunzioni chiamate sinapsi. La forza di ciascuna connessione sinaptica cambia a seconda dei livelli di attività dei neuroni coinvolti e si ritiene che questi cambiamenti costituiscano la base dell'apprendimento e della memoria.


Esistono diversi principi assodati che regolano la relazione tra i modelli di attività neuronale e i cambiamenti nella forza sinaptica, indicati come «regole di apprendimento sinaptico» (1). Sebbene sia noto che il sonno ha un ruolo cruciale nell'apprendimento e nella memoria, il modo in cui le connessioni sinaptiche vengono modificate durante il sonno è rimasto poco chiaro.


Un gruppo di ricerca guidato dal professor Hiroki Ueda dell'Università di Tokyo, ha dimostrato che la forza delle connessioni sinaptiche nella corteccia cerebrale durante il sonno cambia a seconda delle regole di apprendimento sinaptico e del livello di attività neuronale durante il sonno. Il loro studio, pubblicato su PLOS Biology, ha scoperto che era possibile prevedere teoricamente le condizioni in cui può verificarsi l'«apprendimento nel sonno» (2).


I ricercatori hanno usato simulazioni al computer per riprodurre l'attività delle reti neurali composte da vari tipi di neuroni interconnessi e hanno studiato i cambiamenti nelle connessioni sinaptiche durante l'attività neurale osservata negli stati del sonno. I risultati hanno mostrato che le connessioni sinaptiche nella corteccia cerebrale vengono rafforzate durante il sonno quando livelli specifici di attività neurale sono accompagnati da regole di apprendimento sinaptico tipiche. Questa scoperta ha chiarito le condizioni in cui può avvenire un rafforzamento sinaptico anche durante il sonno, consentendo così le previsioni teoriche di quando è possibile l'«apprendimento nel sonno».


Sulla base di queste previsioni, ci si aspetta che queste intuizioni portino a una comprensione più profonda della relazione tra sonno, apprendimento e memoria. Inoltre, possono contribuire a chiarire i meccanismi dei disturbi cerebrali associati ai disturbi del sonno, come le condizioni neuropsichiatriche.

 

 

Note:

(1) Regole di apprendimento sinaptico = egole che descrivono come cambia la forza delle connessioni sinaptiche tra i neuroni a seconda dei tempi e della frequenza dell'attività neurale. Esempi includono l'apprendimento hebbiano (Hebbian learning) e la plasticità dipendente dai tempi di sparo (STDP, spike-timing-dependent plasticity).

(2) Apprendimento del sonno = Il miglioramento della memoria e delle prestazioni di apprendimento attraverso l'organizzazione e l'integrazione di nuove informazioni da parte del cervello durante il sonno.

 

 

 


Fonte: Japan Science and Technology Agency.(> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: LF Kinoshita, [+2], HR Ueda, A unified framework to model synaptic dynamics during the sleep–wake cycle, PLOS Biology. 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)