Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Molecola 'pseudo-prione' protegge il cervello dall'Alzheimer nei topi

Un team di ricerca (1) guidato da scienziati del CNRS e dell'Université Grenoble Alpes ha scoperto che iniettando nel cervello di topi una proteina 'pseudo-prione' modificata, gli animali sono stati protetti dal morbo di Alzheimer, una patologia che attualmente colpisce quasi un milione di persone in Francia.


Questa malattia neurodegenerativa ha origine dalle lesioni causate da un accumulo anormale di due proteine nel cervello: amiloide-beta (Aβ) e tau. Queste lesioni danneggiano i neuroni e le loro sinapsi, causando infine l'incapacità di creare nuovi ricordi.


Per bloccare questi processi, gli scienziati hanno iniettato una proteina Aβ mutata (mutazione islandese) nel cervello di topi che modellavano la malattia. Questa proteina molto rara, chiamata Aβice, era stata scoperta in alcuni individui di origine islandese che presentavano un migliore invecchiamento cognitivo e non hanno mai sviluppato il MA.


I risultati sono stati sorprendenti: le sinapsi sono tornate al loro stato normale e non ci sono state perdite di memoria caratteristiche della malattia. La somministrazione di questa proteina (2) modificata ha quindi protetto il cervello dei topi da tutti i malfunzionamenti correlati alla malattia. Inoltre, gli scienziati hanno dimostrato che una singola dose era sufficiente per innescare questa protezione, che è rimasta attiva per diversi mesi.


La comunità scientifica aveva in precedenza concordato sull'ipotesi che la somministrazione di proteine Aβ potesse solo amplificare la patologia perché si comportano come proteine ​​'pseudo-prione'. Questo nuovo studio pubblicato il 14 giugno 2024 su Molecular Psychiatry, mostra per la prima volta nei topi che le proteine Aβ 'pseudo-prione' possono proteggere il cervello dal danno caratteristico del MA.


Questi risultati potrebbero quindi essere un punto di partenza per una nuova categoria di terapie preventive per trattare le persone con malattie neurodegenerative in fase iniziale e bloccare il corso della malattia, grazie all'iniezione di prioni protettivi.

 

 

Note:

  1. A questo studio hanno lavorato il Laboratoire des Maladies Neurodénératives (CNRS/CEA/Université Paris-Saclay) e il Grenoble Institut des Neurosciences (Université Grenoble Alpes/Inserm/Cea/Chu Grenoble Alpes).
  2. Le proteine ​​somministrate sono state create artificialmente in laboratorio.
  3. Le proteine ​​prioniche anomali sono generalmente responsabili di gravi malattie neurodegenerative come la malattia della mucca pazza (Creutzfeldt-Jakob). La loro forma normale è naturalmente presente nel nostro cervello, però, quando una proteina prionica cambia forma, diventa anormale e quindi altre proteine ​​circostanti adottano la stessa forma anormale, amplificando così i processi in atto. Anche la proteina Aβ può comportarsi in questo modo, quindi è considerata un 'pseudo-prione'.

 

 

 


Fonte: CNRS - French National Centre for Scientific Research (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: M Célestine, [+7], M Dhenain. Transmissible long-term neuroprotective and precognitive effects of 1-42 beta-amyloid with A2T Icelandic mutation in an Alzheimer’s disease mouse model. Molecular Psychiatry, 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.