Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Un semplice test di cammino può individuare una causa reversibile di demenza

L'idrocefalo è una causa di demenza che a volte può essere invertita, ma spesso non viene diagnosticata perché i sintomi sono molto simili a quelli di altri disturbi.


Ora dei ricercatori dicono che un semplice test di cammino potrebbe diagnosticare con precisione la malattia, secondo uno studio pubblicato il 21 febbraio 2018 online su Neurology®.


Il test prevede di vedere la velocità di cammino della persona mentre fa qualcos'altro allo stesso tempo, come contare all'indietro o trasportare un vassoio. Lo studio ha scoperto che il test del cammino può aiutare a distinguere se qualcuno ha l'idrocefalo idiopatico a pressione normale o la paralisi sopranucleare progressiva.


L'idrocefalo idiopatico a pressione normale (iNPH), causato dall'eccesso di liquido nel cervello, spesso può essere invertito, ma di solito non viene diagnosticato perché condivide sintomi (come i problemi del cammino, dell'equilibrio e del pensiero) con altre condizioni neurologiche, principalmente la paralisi sopranucleare progressiva (PSP), che è causata da danni alle cellule nervose nel cervello.


Per la PSP non esiste una cura, ma il trattamento può aiutare ad alleviare i sintomi. L'autrice dello studio Charlotte Selge MD, dell'Università Ludwig Maximilian di Monaco in Germania, ha detto:

"È importante che le persone con idrocefalo idiopatico a pressione normale siano diagnosticate accuratamente per poterle curare e perché la loro salute possa migliorare. Un semplice test di cammino può aiutare a determinare, relativamente presto nel corso della malattia, se una persona ha iNPH o PSP. Il nostro studio ha rilevato che aggiungere un'altra attività mentre qualcuno cammina e valutare come influisce sulla capacità di camminare migliora l'accuratezza della diagnosi".


Lo studio ha coinvolto 27 persone con iNPH, 38 persone con PSP e 38 persone sane di sesso ed età simili. Quelli con PSP e i controlli sani avevano un'età media di 69 anni. Quelli con iNPH avevano un'età media di 72 anni. Tutti i partecipanti hanno ricevuto un esame neurologico completo, esame oculistico, risonanza magnetica e test di pensiero e di memoria. Tutti erano in grado di camminare per almeno 10m senza bastone o deambulatore.


I ricercatori hanno valutato l'andatura dei partecipanti, facendoli camminare su un tappeto sensibile alla pressione lungo 6,7m. Alle persone  è stato chiesto inizialmente di camminare a tre velocità diverse: lenta, velocità preferita e più velocemente possibile, poi è stato chiesto loro di camminare e contare all'indietro contemporaneamente e dopo di ciò, di camminare mentre portavano un vassoio.


I ricercatori hanno scoperto che camminare mentre si contava all'indietro comportava una maggiore riduzione di velocità di cammino per chi aveva la PSP rispetto a quelli con iNPH. La velocità di cammino era ridotta del 34% per quelli con PSP e del 17% per quelli con iNPH.


Quando si cammina mentre si trasporta un vassoio, l'andatura peggiora per quelli con PSP, ma in realtà migliora per quelli con iNPH, il che potrebbe significare che il test a doppio compito non era abbastanza difficile per quelli con iNPH, ha detto la Selge: "Le persone con PSP sembrano essere più sensibili a questi test di deambulazione rispetto alle persone con iNPH".


Con la semplice valutazione del cammino, i ricercatori sono riusciti a diagnosticare con precisione chi aveva la PSP e chi aveva iNPH nell'82% dei casi. Ma aggiungendo entrambi i test alla valutazione, l'accuratezza diagnostica è aumentata al 97%.


La Selge ha concluso:

"I nostri risultati suggeriscono che l'aggiunta di questi test a doppia attività sarebbe un modo economico ed efficace per migliorare la diagnosi di iNPH. Gli studi futuri potrebbero voler aumentare la complessità delle attività per vedere se forniscono ancora più accuratezza e informazioni su come le due malattie influenzano l'andatura".

 

 

 


Fonte: American Academy of Neurology (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Charlotte Selge, Florian Schoeberl, Andreas Zwergal, Georg Nuebling, Thomas Brandt, Marianne Dieterich, Roman Schniepp and Klaus Jahn. Gait analysis in PSP and NPH: Dual-task conditions make the difference. Neurology, published 21 Feb 2018, DOI: 10.1212/WNL.0000000000005168

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.